Scritto da Valentina Piscopo
Si è celebrata questa mattina, 24 aprile 2015, presso la Sala della Musica del Castello Chiaramonte di Favara, il convegno “Dalla Resistenza alla cittadinanza attiva.
Favara celebra i propri cari”. Entusiasmante la partecipazione delle scuole che, partecipando al concorso nazionale indetto dall’ANPI, sono stati premiati nel corso della manifestazione con attestati e medaglie. Ma, dicevamo, ad essere al centro dell’attenzione i figli, nipoti, parenti in generale dei partigiani favaresi che, lasciando i propri cari, hanno combattuto e, nei casi peggiori perso la vita, per dare all’Italia di oggi la libertà e la democrazia.
Grazie alle ricerche condotte da Pasquale Cucchiara e racchiusi nel libro di prossima pubblicazione “Altri uomini”, ad avere un riconoscimento ufficiale molti familiari dei nostri eroi partigiani. Si è inoltre ricordato il 70° Anniversario della Resistenza attraverso gli interventi musicali, coro e orchestra, dei giovani allievi dell’Istituto Comprensivo “Vitaliano Brancati” di Favara, egregiamente accompagnati alla tromba del maestro Mario Schembri. Sulle note di “Bella ciao”, tangibile la commozione dei presenti in sala che hanno riservato agli allievi musicisti un lunghissimo applauso. A prendere la parola e dare i saluti il sindaco di Favara, Rosario Manganella, il presidente del consiglio Leonardo Pitruzzella e l’assessore alla cultura Sara Chianetta. Tema portante di tutti gli interventi è stato certamente il tema della Libertà. “ La cultura, il ricordo e la storia sono fatti da uomini in carne ed ossa. Un mondo migliore è possibile, senza dimenticare che ogni giorno è libertà”.
A parlare è l’assessore Sara Chianetta. Presente anche l’On. Moscatt che ha parlato di come è necessario “ribellarsi e diventare ‘altro’. Importante è l’idea di essere partigiani e di scegliere di essere elemento vivo della storia. Il 25 aprile è la festa di ognuno di noi, perché è la festa della libertà”. Anche il presidente provinciale ANPI di Agrigento, on. Angelo Lauricella ha parlato alle nuove generazioni presenti nella Sala della Musica, ricordando come “la resistenza l’hanno fatta i giovani. Riscoprire la memoria non è cosa da poco. Ogni giovane è sovrano e può decidere attraverso la politica e, attraverso la storia, può creare una coscienza”. A ringraziare tutti i tesserati ANPI della sezione di Favara, il prof. Gaetano Cusumano, presidente della sezione locale dell’ANPI. In definitiva, ottima ed importante iniziativa quella di oggi a Favara. Finalmente si è dato un volto ed un nome ai nostri partigiani che con coraggio e sangue, hanno fatto l’Italia e gli italiani.