Gaetano Scorsone
IL VALORE DELLA DONAZIONE ALLA MENSA DEL SIGNORE
Nell’ambito dei Festeggiamenti di San Giuseppe, nella messa serale delle ore 20.00 di ieri, venerdì 28 agosto, una rappresentanza del Gruppo Comunale di Favara dell’AIDO ha portato, con i simboli associativi, il valore della donazione all’attenzione dei numerosi fedeli presenti attraverso un articolato Offertorio cui hanno partecipato Salvatore Urso, Enzo Vella e Giuseppe Vitello con le rispettive signore. Il tutto alla vigilia del 6° anniversario della dipartita del compianto Nunzio Papa – cui è dedicato il Gruppo Comunale cittadino dell’AIDO – e del conseguente suo nobile atto di donazione di cui ha anche beneficiato Giuseppe Vitello non a caso presente alla celebrazione eucaristica e orgogliosamente emozionato per concorrere a mantenere viva la memoria del suo provvidenziale donatore.
Nel corso della sua seguitissima omelia, ricca di efficaci spunti riflessivi, don Maurizio Di Franco ha sottolineato l’importanza, per la comunità cittadina, della presenza e del virtuoso impegno di un’Associazione come l’AIDO per la promozione di valori fondamentali per ogni persona, a maggior ragione per i cristiani che devono considerare non solo la vita ma anche il corpo come doni di Dio, e come tali valorizzarli non solo nel corso della personale esperienza terrena, offrendo responsabilmente e virtuosamente i propri talenti , promuovendo il Bene e favorendo la Pace e la Fratellanza, ma anche e soprattutto nell’eventualità di una più o meno prevista e/o anticipata dipartita per offrire la luce di una nuova speranza a quanti la speranza avevano perduto, rendendo così più serena la futura loro esistenza e quella delle famiglie di appartenenza.
Un sentito GRAZIE, dunque, all’AIDO ed ai suoi sempre attivi componenti – Enzo Vella e Salvatore Urso – per veicolare nella nostra Favara, con lo stile, la compostezza e la sensibilità che li contraddistingue, valori e principi irrinunciabili per qualsivoglia virtuosa crescita individuale e comunitaria. Un futuro che non comprenda la solidarietà e la donazione, infatti, non può essere considerato tale, denotando limiti e problematiche di una comunità, ahimè, ancora assai lontana da un auspicato superiore grado di civiltà.