Auguri di un felice 2017 a tutti i nostri lettori che al di là delle varie classifiche, più o meno affidabili, sono sempre in aumento. E allora grazie della vostra preferenza che cercheremo maggiormente di meritare migliorando continuamente l’informazione. A tal proposito, tra qualche giorno SiciliaOnPress si presenterà con un nuovo format, cambieranno le impostazioni della pagina e i colori. Ci stiamo lavorando.
Torniamo agli auguri ché ne abbiamo tanto di bisogno. Auguri, soprattutto, ai più giovani e a chi vive in difficoltà economiche. Ci salva il lavoro, qualcuno se lo è inventato, altri lo aspettano. La Sicilia è comunque la regione del “lavoro povero”, che qualcuno definisce come una sorta di ammortizzatore sociale. In realtà non dovrebbe neppure essere chiamato “lavoro”. E’ sfruttamento “se ti accontenti lavori, viceversa fai la fame”. E’ il lavoro da 400 euro al mese, che di sfamare non sfama, ma mortifica e umilia. Prima c’era il lavoro nero, oggi con un salto di “qualità” è diventato il lavoro povero.
La Sicilia è la seconda regione italiana dove è stata maggiore la crescita nell’uso dei voucher nel mondo del lavoro. L’incremento nella vendita di voucher è del +39,1%. Il 2016 è stato un anno boom nell’Isola per i pagamenti al lavoro occasionale di tipo accessorio.
A mio parere in molte occasioni, si sta approfittando, meglio, si sta sfruttando l’eccessiva richiesta di trovare un lavoro.
Mi piace pensare a un 2017 con i sindacati determinati a fare le grandi lotte o almeno il loro mestiere Così come mi piace pensare ai politici, finalmente, pronti a “lavorare” per l’interesse della gente.
Sono intanto convinto, questo è il mio grande augurio per il nuovo anno, sul risveglio dei giovani e della gente che sta male. La massa si è svegliata e minaccia di fare crollare le certezze della casta. Per dirla con un saggio popolare “povira panza mia, povira panza, si nu ci pensu io, nuddru ci pensa”. E allora pensiamo noi.
Auguro a tutti voi e a me stesso un felice e migliore, rispetto agli anni passati, 2017 proprio nella speranza della presa di coscienza delle masse, non più disposte a sopportare.
Ancora auguri da parte mia, da Giuseppe Moscato, Leonardo Pitruzzella, Joseph Zambito, Gaetano Scorsone, Pino Sciumé, Maurizio Piscopo e Rosario Giordano