Auguri a tutti, auguri alla nostra città. Vogliamo tutti la stessa cosa: una Favara vivibile, accogliente, meno tasse e servizi adeguati. Lo vuole l’amministrazione comunale, l’opposizione, la maggioranza, ogni singolo partito, ogni politico e i cittadini… Allora basterebbe mettersi d’accordo. Insieme per una Favara migliore.
Il migliore augurio è cambiare la nostra mentalità riappropriandoci ognuno del proprio ruolo dal cittadino al politico.
Ci auguriamo maggiori controlli e più garanzie per i commercianti e gli artigiani locali che ogni giorno scommettono sulla sopravvivenza delle loro attività. Allo stesso modo speriamo in una maggiore attenzione per la fascia più debole della società. Ci auguriamo che nessuno debba subire, in silenzio, l’umiliazione per non potere affrontare le spese per i beni di prima necessità. Che i soliti incivili la smettano di umiliare con il loro comportamento la stragrande maggioranza di favaresi.
Dicevo, vogliamo tutti le stesse cose e basterebbe mettersi d’accordo, ma senza una regia comune non saremo mai uniti verso il progresso. Spetta alla politica interpretare i bisogni della gente, coinvolgere i cittadini e farli riappropriare della cosa pubblica.
A volte basterebbe davvero poco per risolvere i problemi. Poco per cambiare rotta e disegnarne una diversa e migliore. Il 2017 si chiude positivamente per Favara sul fronte dell’iniziativa privata, i giovani continuano a investire e il successo lo testimonia la recente notte di Capodanno in tutta la città e non solo in piazza Cavour. Mentre è un disastro la situazione politica. Siamo in dissesto finanziario e non ci sono segnali di miglioramento per le casse comunali.
Vanno bene, anzi, benissimo gli auguri, ma da soli non risolveranno i problemi, occorre più determinazione e maggiore accelerazione nei processi amministrativi e politici.
Oggi è il primo dell’anno, mi fermo qui. Auguri a tutti.