La seduta delle consiglio comunale di Favara, convocata in sessione straordinaria e aperta sulla questione dei lavoratori precari, tenutasi questa sera è stata caratterizzata, nella prima parte dallo scontro, interpretativo, amministrativo, contabile e sicuramente politico (non poteva essere altrimenti vista l’imminenza delle elezioni regionali), tra la sindaca Anna Alba e il deputato del PD, Giovanni Panepinto. Da una parte la sindaca che si trova a gestire la delicata vicenda dei precari, senza soldi e senza certezza; dall’altra l’onorevole che si trova a difendere il Governo regionale ma che non risparmia critiche per la gestione e anche la competenza sulla vicenda da parte dell’amministrazione comunale. Seduta di consiglio comunale che per la prima volta è andata in diretta streaming sul sito del Comune, grazie all’impianto realizzato dal’attivista 5Stelle Giuseppe Bacchi, le cui spese per l’impianto dovrebbero essere condivise da tutti i consiglieri comunali.
Nel mezzo proprio loro, i 257 lavoratori precari che da oltre un quarto di secolo vivono una precarietà che mai nessuno ha voluto risolvere. Sindaco e deputato, comunque, che, ognuno dalla propria angolazione, con tesi diverse e visioni procedurali differenti, mirano allo stesso obiettivo e perseguono lo stesso fine: ovvero la tutela dei lavoratori e la salvaguardia del loro posto di lavoro. Nonostante da entrambe la parti si è ribadito di non voler fare politica sulla pelle dei precari, le accuse hanno mirato sempre a colpire la parte politica avversaria. Anna Alba ha fatto un escursus sulla vicenda parlando si leggi non applicate, di finanziamenti non erogati e di aver comunque assicurato fino ad adesso lo stipendio ai lavoratori. La sindaca ha comunicato anche la soluzione tampone concordata questa mattina con i sindacati e della quale ne abbiamo parlato nel nostro precedente articolo.
Tempistica, finanziamenti e procedure sulle quali Giovanni Panepinto ha avuto tanto da ridire e da contrabattere alla sindaca, offrendo però il suo apporto per incontrare subito l’assessore Lantieri soprattutto per avere rassicurazioni sull’arrivo dei finanziamenti. Panepinto ha invitato l’amministrazione comunale ad approvare una delibera che proroghi al 31 dicembre il contratto dei lavoratori, costruita con la condizione sospensiva, la clausola da definire giuridicamente che prevede che se dovesse venire meno il trasferimento regionale relativo alla ripartizione dei fondi, l’effetto della delibera verrebbe meno. Anna Alba ha ribadito che anche se il finanziamento promesso di ulteriori €. 1.400.000 venisse erogato, mancherebbero sempre ulteriori 400 mila euro per coprire il fabbisogno annuo. E proprio più si deve concentrare la richiesta e fare pressione alla Regione, ovvero che il costo sia a TOTALE carico regionale.
La sindacalista della Cisl Floriana Russo Introito ha spiegato il perche il sindacato ha accettato l’accordo di questa mattina “non potevamo rischiare di spezzare il rapporto di lavoro. Ma anche se lo stipendio non sarà pagato in tempo gli oneri previdenziali devono essere versati puntualmente. Inoltre, appena avuta la liquidità, lo stipendio deve essere pagato indistintamente sia ai lavoratori di ruolo che ai precari. Ma ci preme sapere questa situazione quanto tempo deve durare?”.
Già, il tempo. “Io lo stipendio lo devo avere regolarmente non posso aspettare un solo giorno in più – ha ribadito Polizzi lavoratore precario – i circA €. 900 che mi date mi servono subito per garantire la mangiare alla famiglia”. La seduta è proseguita con gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di opposizione ognuno con la propria visione dei fatti e le proprie spiegazioni e ricette per il prosieguo. Lunedì, intanto, il sindacato incontra alle ore 11 tutti i lavoratori precari per spiegare i termini dell’accordo di questa mattina, chiedendo anche la loro opinione e se accettano. Giovanni Panepinto e Anna Alba invece andranno a Palermo, forse martedì, per incontrare l’assessore e cercare di portare a Favara risposte e fondi certi.