“E’ stato stabilito dall’Ati idrico che per l’installazione dei contatori si doveva procedere a seguito di un programma elaborato da un tavolo tecnico costituito dall’amministrazione comunale con Girgenti acque. Doveva essere programmata la posa dei misuratori idrici nei vari quartieri procedendo con ordine. Si inizia in un preciso quartiere informando l’utenza e completata l’installazione, l’Ati deve verificarne il buon funzionamento. A questo punto, si procede in un altro quartiere. In realtà non è accaduto nulla di quanto stabilito e previsto. Girgenti acque installa a macchia di leopardo e nessuno controlla”. A parlare è Gaetano Milioto, coordinatore dell’associazione a difesa dell’acqua pubblica, Titano.
Si procede in una sorta di terra di terra di nessuno. Ndo cojo, cojo.
“Eppure – continua Milioto – ho diverse volte cercato di incontrare la sindaca, di parlarle, di sollecitare la convocazione del tavolo tecnico”.
Come dire, la sindaca non convoca il tavolo tecnico e non invoca l’accordo dell’Ati, Girgenti acque ha fretta di concludere i lavori e l’utenza non ha alcuna tutela, malgrado gli accordi faticosamente conquistati dall’associazione Titano e dalle associazioni di consumatori.
“Nessun rispetto per l’utenza – a parlare è Giuseppe Di Miceli di Konsumer – come se bastasse tenerla buona con le promesse e con gli annunci. A questo punto, è necessario e urgente fermare Girgenti acque e dare seguito a quanto stabilito dall’Ati. Viceversa protesteremo civilmente ma questa volta contro l’amministrazione comunale, oltre che contro Girgenti acque”.