Ce ne dobbiamo fare una ragione. Il Comune di Favara non avrà neanche per l’anno 2017 il bilancio di previsione approvato. Come sappiamo non si tratta un bilancio di previsione “normale” ma dovrà essere un bilancio di previsione “stabilmente riequilibrato”.
L’articolo 259 del Tuel, Testo Unico degli Enti Locali, impone, infatti, al Consiglio comunale dell’Ente in dissesto finanziario di presentare al Ministro dell’Interno, un bilancio stabilmente riequilibrato. Avete letto bene, al Consiglio comunale! E’ infatti questo l’organo deputato all’approvazione e quindi a subire le eventuali conseguenze per il mancato adempimento. Naturalmente l’ipotesi di bilancio viene preparata dall’ufficio preposto su indicazione dell’Amministrazione comunale e poi segue tutto l’iter burocratico, ovvero va al vaglio del Collegio dei Revisori dei conti, quindi delle Commissioni Consiliari per passare in aula consiliare per la sua approvazione. Ma non finisce qua! L’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato approvato dal Consiglio comunale va inoltrata al Ministero dell’Interno che dovrà dare il suo bene stare, oppure può effettuare dei rilievi ed in questo caso il bilancio ritorna al Consiglio comunale per essere modificato secondo i dettami del Ministero. C’è anche una terza malaugurata ipotesi, ovvero un provvedimento definitivo di diniego da parte del Ministro dell’interno alla quale non vogliamo assolutamente pensare.
Ritorniamo quindi al bilancio stabilmente riequilibrato che, l’Ente in dissesto finanziario doveva presentare al Ministro dell’Interno, “entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto di nomina della Commissione”. La data di partenza dei 3 mesi è il 3 febbraio 2017, è relativa al decreto di nomina emanato dal Presidente della Repubblica, decreto notificato al Comune di Favara il successivo 10 febbraio, con la Commissione che si è insediata il 16 febbraio. Secondo quanto disposto dal Tuel, i tre mesi sono scaduti il 3 maggio. La Giunta della sindaca Anna Alba ha approvato l’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato per il triennio 2016-2018 con la delibera n. 76, del 07/08/2017 “oltre il termine stabilito dal Tuel”. Bilancio che dopo il Ferragosto arriva ai Revisori dei conti i quali dopo oltre due mesi di controlli, con il verbale n.101 del 7 novembre 2017, lo hanno ritornato indietro evidenziando “la non corrispondenza delle entrate per conto terzi e partite di giro ed i servizi per conto terzi negli esercizi 2017 e 2018”. La Giunta, ed in particolare l’assessore al ramo Crocetta Maida, ha rielaborato lo schema, ha corretto i numeri, ha inserito e/o modificato alcune voci, rimandandolo ai Revisori che hanno a loro volta ripreso il controllo per la verifica .
Alla data odierna l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è ancora al vaglio dei Revisori. Evidentemente si tratta di una operazione complessa e si stanno riscontrando difficoltà, anche perché ci sono delle divergenze di vedute tra Revisori e Giunta (Maida) come dimostrato da diversi pareri negativi espressi dal Collegio per diverse variazioni di bilancio o sul Regolamento IMU.
Difficoltà da parte dei Revisori o altre “non corrispondenze” insite al bilancio? L’unico dato certo è che il 2017 è terminato e il bilancio non è stato approvato.