Consigliere comunale mio quanto mi costi? Presto detto! Basta guardare la Determina del responsabile del servizio che proprio in questi giorni ha deliberato il pagamento dei gettoni di presenza spettanti ai Consiglieri comunali per la loro partecipazione alle sedute di Consiglio comunale e alle riunioni delle Commissioni, relative al periodo Luglio-Agosto 2016 ovvero nei primi due mesi dalla loro elezione. Partiamo subito da un dato certo: nessuno degli inquilini dell’aula “Falcone e Borsellino” ha rinunciato o si è ridotto il gettone di presenza, nell’atto deliberativo non vi è menzione di note ufficiali in tal senso, per cui a tutti i 23 consiglieri comunali (il presidente percepisce una indennità di carica non legata alla presenza) il responsabile ha liquidato quanto loro spettante in relazione alle presenze.
Un gettone è pari ad €. 32,54 e viene corrisposto per ogni seduta di Commissione e ogni partecipazione alle riunioni del Consiglio comunale a patto che la presenza si assicurata in almeno il 50% dei punti all’ordine del giorno, trattati nella stessa seduta. Il totale della sommatoria dei gettoni mensili non può superare comunque 1/6 del’indennità massima prevista per il sindaco (€. 3.460,26) ovvero €. 576.71.
Queste le somme, al lordo, liquidate ad ogni singolo consigliere e relative ai mesi di luglio e agosto 2016:
Vito Maglio €. 130,16; Antonio Scalia €. 162,70; Laura Mossuto €. 195,24; Calogero Castronovo €. 227,78; Salvatore Fanara €, 195,24; Sergio Caramazza €. 97,62; Salvatore Giudice €. 130,16; Marilì Chiapparo €. 195,24; Calogero Pirrera €. 295,86; Selenia Failla €. 260,32; Giuseppe Sorce €.130,16; Carmelo Sanfratello €.195,24; Giuseppe Nobile €. 260,32; Giusy Sciara €. 325,40; Rosaria Sciacca €. 97,62; Carmelina Cusumano €. 260,32; Giovanni Sciortino €.195,24; Marianna Fallea €. 97,62; Carmelo Costa €. 162,70; Massimo Liotta €. 130,16; Leonardo Caramazza €.195,25; Vincenzo Lentini €.227,78; Rossana Castronovo €. 227,78.
La somma complessiva, compresa di IRAP, per l’intero Consiglio comunale è di €. 4.766,30 alla quale si deve aggiungere l’ indennità spettante al presidente Salvatore Di Naro che ammonta a €. 1.300,00 mensili.
4 commenti
Da un recente articolo avevo letto che il consigliere Sergio Caramazza avrebbe rinunciato al gettone di presenza, se proprio non ci riesce prenda ‘esempio dal consigliere Fanara, da tanti apprezzato per il suo gesto di soledarieta’, e comunque non si era mai visto una liquidazione cosi bassa nei confronti dei consiglieri comunali , in due mesi di attivita’ amministrativa questa è veramente una svolta , non posso che augurare a me stesso e ai cittadini favaresi che anche la Sindaca i suoi Assessori e il Presidente del Consiglio diano un concreto taglio ( come promesso in campagna elettorale) ai loro stipendi.
Se il Comune NON ha soldi, da dove escono questi pagamenti o rimborsi?
Da tre mesi non si parla d’altro che di dissesto e poi i soldi si trovano sempre.
Io rischio seriamente di non capirci piu’ nulla ,siamo al dissesto finanziario ,qualcuno mormora che ci sono serie difficolta’ per la gestione economica di prima necessita’, non ci sono soldi nemmeno per mettere la benzina nelle autovetture comunali, a questo punto mi chiedo, come a fatto tra l’altro ‘ NUCCIOMO’ i soldi per gli stipendi dei nostri amministratori si trovano.Per i primi tre mesi, i famosi 100 giorni si sono spesi per i nostri amministratori ben 30.197 ,cosi’ divisi Sindaca Euro 10.380 vice Sindaco Euro 5.709 Presidente del consiglio euro 4671 Assessori per ognuno di essi Euro 4671 per un totale di 25431 piu’, e quelli sono i poveracci, i consiglieri comunali tutti insieme euro 4766 NA MISERIA . Se consideriamo che Favara e’in dissesto non pensate che sia opportuno dare un grosso taglio alle vostre spettanze? e poi , dove andate a prendere questi soldi considerato che il bilancio e in rosso? Grazie a Sicilia on Press per avermi dato la possibilita’ di potere commentare questo articolo.
Caro Robacotta, ho proposto a tutti i Consiglieri di maggioranza (e pure alla Giunta in verità) di rinunciare ai compensi (cioè lasciare tutto nelle casse del Comune), credendo potesse essere il simbolo della volontà di salvare tutti assieme la città dal fallimento, ma nessuno ha accolto il mio appello e nessuno ha rinunciato al gettone di presenza.
Come sanno le persone che mi sono vicine e quelle che mi hanno supportato in campagna elettorale ho sempre avuto intenzione, e così sarà, di destinare le somme ricevute ad iniziative sociali. Se lei non lo sa è solo perché non ho mai cercato pubblicità facendo dichiarazioni sensazionalistiche sulla beneficenza finanziata dal gettone di presenza, sulla quale, considerati i bassissimi importi (tra luglio e agosto il mio gettone di presenza è stato il più basso fra tutti i Consiglieri Comunali), non mi sarei immaginato tanta attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Oggi, per via del suo legittimo intervento da cittadino, sono obbligato a dichiarare pubblicamente i miei intenti, che inizialmente avrei preferito rimanessero nella riservatezza usuale per le donazioni.
Vede, dedico tanto tempo al mio ruolo di Consigliere, togliendolo al mio lavoro e ai miei affetti, ma lo faccio con passione e amore per la mia città e per la maggior parte del tempo fuori dalle attività “ripagate col gettone di presenza”. Chi mi sta vicino anche qualche minuto durante la giornata lo sa.
Solo alcuni minuti fa, per esempio, ho assistito ad una Commissione Consiliare di cui non faccio parte (quindi senza prendere nessun gettone) in cui si trattava il nuovo regolamento per la gestione delle ville comunali, al quale, grazie al supporto dei Consiglieri Mossuto e Castronovo C., è stata avanzata una mia proposta che permetterà a tutti i cittadini, anche a chi non sia oggi in possesso di un bar o simili, di potere partecipare ai bandi per la gestione e la creazione di chioschi nelle ville, per favorire la massima partecipazione e l’esclusione di nessuno da un’importante occasione di autoimprenditorialità per disoccupati, giovani e non, di Favara.