Ho deciso di intraprendere un percorso importante come quello di far parte della giunta comunale di Favara per diverse ragioni.
Cito però solo quella più importante che mi da la forza di andare avanti e che mi spinge sempre di più a fare tutto quello che posso, per vedere crescere l’intera collettività favarese che, da molti decenni, vive in condizioni decisamente disagiate in tantissimi settori e categorie.
Non sono un politico e chi mi conosce lo sa bene; non amo apparire.
La materia amministrativa però, la conosco bene.
Questa mia lettera aperta nasce da una esigenza, quella di chiarire, una volta per tutte, la mia posizione e quella della intera amministrazione comunale in relazione alla raccolta differenziata dei rifiuti che, sin dal primo momento, anziché essere stata considerata – per fortuna da pochi – come una iniziativa lodevole sotto tutti gli aspetti, viene oggi – sempre dagli stessi – messa, non solo in discussione, ma addirittura criticata nei suoi vari aspetti amministrativi e pratici.
Credo sia molto importante che tutti sappiano la verità e non siano inondati solamente da notizie che, montate ad arte ed in senso unilaterale, pongono quella che è una iniziativa importante e che può mettere nelle condizioni il nostro Comune, di abbassare le tasse, dando un servizio per la raccolta dei rifiuti migliore e più decoroso, come un qualcosa quasi di inutile o addirittura dispendioso.
Vorrei fare alcune premesse prima di continuare.
Premesso che non sono stati commessi errori od omissioni nell’iter che è stato seguito per avviare la raccolta differenziata.
Premesso che anche l’acquisto delle pattumiere rientra in un piano di logica amministrativa che non ho avviato io e l’intera giunta della quale mi onoro di appartenere, ma anche tutti i miei predecessori.
Premesso che tutto lo si sta organizzando in un’ottica che prevede dei grossi risparmi per le casse comunali e per i cittadini.
Premesso che chi oggi mi accusa pubblicamente a mezzo stampa appartiene a quella parte di politici che ha portato Favara nel degrado urbano in cui versa.
Premesso che non sono disposto a sopportare oltre gli oltraggiosi quanto sibillini giudizi di chi tenta di infangare la mia figura.
Premesso che non mi sono mai permesso di intentare la più elementare azione amministrativa senza prima essermi accertato dell’iter da seguire in senso legale e regolamentare.
Premesso che credo fermamente in un’azione di crescita civile della città, dove sono nato e lavoro da sempre.
Premesso che credo sia giusto che gli impegni che, non solo questa amministrazione, ma anche quelle precedenti hanno preso, bisogna mantenerli e portarli avanti.
Oggi, è opportuno fare in modo che rimangano solo nei ricordi i sacchetti di spazzatura appesi ai balconi della nostra città. E’ giusto quindi che si comprenda che è importantissimo voltare pagina e comprendere che questa iniziativa non è stata intrapresa da una sola persona, da un professionista isolato, che non sta lavorando per il bene proprio o per prepararsi un percorso politico o pseudo tale, ma più semplicemente da chi sta cercando di farlo, unitamente al sindaco e a tutto l’esecutivo, con il solo scopo di portare dei benefici alla collettività.
Probabilmente sembra strano questo discorso e potrà sembrare strana anche questa lettera aperta alla cittadinanza, ma mai mi sarei aspettato di trovare così tanti problemi per potere portare avanti una iniziativa come questa che, fra le altre cose, ci viene imposta dalle direttive Europee: “Direttiva Quadro sui Rifiuti, 2008/98/CE, Direttiva 94/62/CE, Direttiva 96/61/CE e dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. assegnando gli obbiettivi minimi, altrimenti verranno sanzionati i comuni che non rispetteranno tali obbiettivi”.
Vorrei a questo punto farvi riflettere su due questioni: la prima è l’acquisto delle pattumiere, ma prima di farlo mi chiedo e chiedo a chi oggi mi critica, quanto ci sono costati fino ad oggi 600 cassonetti sparsi per tutta la città e poi, quanto economizzeremo nel prossimo bando di gara per la raccolta differenziata.
Portando avanti la raccolta differenziata vi sarà un risparmio considerevole per i cittadini che oggi sono vessati dalle tasse troppo alte. Nella mia vita, sono stato abituato a lavorare tanto; non mi sono fermato mai davanti a deterrenti di qualsivoglia natura.
Il processo di civilizzazione di Favara andrà avanti fino alla fine ed il servizio di raccolta differenziata porterà dei benefici enormi in termini economici, ma soprattutto di immagine, della nostra città.
Chi si sta mettendo di traverso cercando di screditare la mia azione amministrativa non capisco dove voglia arrivare anche se la dice tutta, una frase che è stata ripresa anche dalla stampa: non avendo io una paternità politica, l’iniziativa che ho intrapreso deve essere affidata a qualcuno che abbia dietro di se, un partito politico.
Considero questa affermazione, non solo offensiva nei miei confronti, ma anche altamente scorretta nei confronti della collettività. E’ come se un assessore comunale che viene nominato nella qualità di tecnico e quindi non politico, una volta raggiunto un obiettivo, deve farsi da parte per fare spazio a chi possa poi godere dei risultati ottenuti in termini politici e quindi anche di preferenze elettorali. Non comprendo; non condivido e non posso accettare un concetto così assurdamente mediocre.
Abbiate almeno il decoro di dire queste cose di nascosto, quando fate le vostre riunioni politiche e non in pubblico perché, facendo come fate voi e dicendo queste cose in pubblico, scoprite le vostre carte e i vostri scopi e non credo siano poi così belli.
Da questo momento, inoltre, non vorrò più accettare critiche strumentali o peggio ancora accuse velate verso la mia persona e mi difenderò a spada tratta, usando gli strumenti che la legge italiana mi mette a disposizione.
Basta cari signori, vi prego di pensare attentamente a quello che state tentando di fare per combattere un vostro nemico politico che non posso certamente essere io. Fate invece uno sforzo ed un atto di capacità intellettiva accettando le cose positive che stiamo cercando di fare per migliorare la vivibilità di Favara e di tutti i suoi abitanti.
Alla luce delle polemiche che stanno accompagnando l’operazione raccolta differenziata, annuncio sin da adesso che dal momento in cui diventerà operativa a Favara la raccolta differenziata dei rifiuti, sarò pronto a rassegnare, consegnandole nelle mani del sindaco. Intendo dimettermi anche per capire una buona volta, se ci sono le condizioni per continuare a lavorare in un clima ottimale e se è possibile ottenere una fiducia a 360°.
La dignità di una persona per bene, non può essere messa in discussione in qualsiasi momento e da chicchessia o peggio ancora, da chi ha delle responsabilità dirette per come è ridotta oggi Favara.
Un abbraccio fraterno a tutti i cittadini di Favara.
Enzo Agrò
Assessore Comune di Favara
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Apprezzo molto lo sfogo del nostro Assessore che però dimentica una cosa fondamentale: le critiche fanno parte del nostro quotidiano, della nostra vita, politica e non, occorre saper discernere le critiche dalle provocazioni, ed Ella caro Assessore è ahimè, caduto nelle provocazioni. Il Suo lavoro è più che apprezzabile, solo che Lei fa parte di un’amministrazione diretta purtroppo da un uomo che ha deluso tutta Favara e anche oltre e che si ostina a cercare protezioni politiche (vedi visita a Firenze) pur di rimanere a galla. Ella non ha considerato che purtroppo tutti quelli che vengono eletti alla carica di Sindaco poi pensano subito alla carriera politica, ed il nostro Sindaco non è da meno, sfruttando tutto quell oche è sfruttabile di uomini e cose. Quello che i nostri sindaci non comprendono è che si può fare carriera operando bene (cosa molto difficile perchè la politica è purtroppo un “dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io”) e non cercando solo di “infilarsi” in gruppi politici che al momento vanno per la maggiore. Quindi non se la prenda più di tanto operi e…. come disse il poeta “non ti curar di loro ma.. guarda e passa” e… metta il calendario della raccolta differenziata sul sito del comune così tutti sappiamo. Grazie.
Commovente, scoppiamo in lacrime. FAVARA LIBERA