FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA ALZANO IL TIRO E CHIEDONO IL CONFRONTO CON IL GOVERNATORE CROCETTA PER ARRESTARE IL DRAMMA SOCIALE E DOPO AVER APPURATO L’INADEGUATEZZA DELL’OPERATO DEGLI ASSESSORI CARUSO E LO BELLO
Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del settore della Formazione professionale. Ad annunciarlo Flc Cgil, la Cisl Scuola e la Uil Scuola stanchi di attendere inutilmente risposte che non arrivano.
I sindacati confederali preso atto degli impegni disattesi dagli assessori al Lavoro ed alla formazione professionale, rispettivamente Bruno Caruso e Mariella Lo Bello e riscontrato l’altalenante dialogo con i rappresentanti dei lavoratori, chiedono un incontro urgente al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, sulla vertenza della formazione professionale.
Sul tavolo i temi scottanti della vertenza che va dai licenziati, ai sospesi per passare da coloro che lavorano e non percepiscono le retribuzioni. Tra gli argomenti richiamati dai citati sindacati il papocchio sulla revoca dell’accreditamento a taluni enti formativi che la magistratura ha rimesso in carreggiata ma che continuano a non poter operare con nocumento per i lavoratori dipendenti. C’è poi la vicenda del mancato avvio dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale indirizzati ai minori in obbligo scolastico. Ed ancora, il tonfo delle misure straordinarie per garantire l’offerta formativa attraverso il Ciapi che continua a non impegnare tutta la platea degli idonei al bando pubblico del 20 dicembre 2013 per l’avvio del progetto ‘Prometeo’. Senza dimenticare che nulla si muove sul versante degli ammortizzatori sociali nonostante il Governo regionale non manchi di rassicurare tutti solo a parole e non con i fatti.
Di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola.
“Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno chiesto di confrontarsi su una precisa piattaforma con il governo regionale sugli aspetti sempre più drammatici della vertenza della formazione professionale per tutte le tre filiere, che ormai coinvolge un sempre più grande numero di lavoratori, a partire dai licenziati, da coloro che sono prossimi al licenziamento, da coloro che sono sottoposti a pesanti ritardi della retribuzione ed ad abbattimenti dell’orario.
Ciò riguarda sempre di più le stesse scelte ed atti di indirizzo del governo ed i fallimenti di molti atti amministrativi fatti oggetto di censure da parte della magistratura amministrativa, come nel caso degli enti disaccreditati e riammessi da svariate decisioni del Tribunale amministrativo regionale (Tar), che, se si vuole davvero tutelare i lavoratori, dovrebbero essere messi in condizione di ripartire.
Occorre inoltre adottare misure straordinarie per l’avvio dei percorsi di Istruzione e Formazione rivolti ai minori soggetti all’obbligo, che oggi si disperdono, e misure straordinarie per garantire l’offerta formativa ed i lavoratori impegnati e da impegnare nelle attività gestite dal Ciapi, che sembrano invece abbandonate a loro stesse, a discapito delle stesse scelte operate dal governo.
Anche sugli ammortizzatori in deroga i molteplici annunci rassicuranti non hanno riscontro concreto.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto dal mese di gennaio di essere ricevute dal Presidente Crocetta e, in subordine dai suoi assessori ai rami della Istruzione e formazione e della Famiglia e del Lavoro. Tali richieste non hanno prodotto esito sino ad oggi, ad eccezion fatta di un incontro il 3 febbraio con l’assessore Caruso, i cui impegni relativi al confronto sul futuro del sistema dei servizi per il lavoro sono stati subito dopo disattesi e contraddetti dalle stesse molteplici dichiarazioni rilasciate “in libertà” alla stampa ed a gruppi di lavoratori.
Dall’altro versante, dopo l’ultimo incontro formale sul tema della salvaguardia dei lavoratori degli enti disaccreditati, avvenuto nell’ormai lontano 29 dicembre dello scorso anno, oggi l’assessore Lo Bello ha convocato un incontro con una vastissima platea di rappresentanze sindacali autonome e dei lavoratori, estesa alle organizzazioni di categoria della Cgil, della Cisl e della Uil, che invece, avevano più volte sollecitato l’incontro anche per le vie brevi. L’assessore ha ricevuto due sigle sindacali del sindacalismo autonomo ed ha poi abbandonato la riunione per intervenuti impegni di governo, lasciando il proprio Capo di gabinetto a condurre una riunione, che per la vastità della platea non prometteva di essere altro che interlocutoria ed inconcludente.
Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, giudicando inammissibile il metodo degli assessori Caruso e Lo Bello ritengono a questo punto indispensabile ed urgente un incontro con il Presidente della Regione e con i due assessori, visto il dramma sociale che tutti gli oltre 8000 lavoratori del settore stanno vivendo, per le inadempienze dell’amministrazione e per la improvvisazione delle scelte di governo.
Per queste ragioni tale incontro è ineludibile e le tre organizzazioni adotteranno ogni forma di protesta e di lotta sindacale a sostegno della vertenza, proclamando sind’ora lo stato d’agitazione”.
3 commenti
Gli assessori sono sicuramente inadeguati, il presidente della Regione non ne parliamo proprio, ma i sindacati nemmeno scherzano.
Sono a casa a zero centesimi dopo 34 anni di servizio, come me migliaia di colleghi, e i sindacati della triplice forse si agitano?
Si devono prendere le loro responsabilità, lo sfacelo e pure opera dei sindacati, vadano a rivedere cosa hanno non firmato, forse solo la soppressione fisica di noi operatori.
A da vení PEPPONE.
ma questo Caruso è un imprenditore, un libero professionista o alla fine è anche lui, nonostante i suoi sproloqui, un dipendente pubblico che vuole indicare agli altri le vie del lavoro? Rinunci ai suoi incarichi pubblici e si metta in gioco da privato cittadino nel mercato del lavoro regionale, così sarà un esempio concreto di ricollocazione.
Mentre noi formatori siamo nella miseria e disperazione totale , questi della triade tirano fuori le solite minestrine di comunicati stampa del tutto indolore per le Facce Toste che dirigono l’ormai dilaniato settore della Formazione Professionale in Sicilia.
Invece di fare proposte inconcludenti , perché non inducono il Governo Crocettiano a pagare con immediatezza la Cassa integrazione 2014 ai lavoratori sospesi , licenziati , mortificati che dopo anni di cronico precariato si ritrovano a casa in attesa che qualche piccolo Ente gli assegni qualche briciola di ore lavoro alle condizioni degli Enti stessi …. Ammortizzatori sociali 2015 ? ? ? ?
Forse ancora qualcuno non ha capito che ci sono veri e propri problemi di sopravvivenza , siamo davvero stanchi di vedere gente che fa passerella senza soluzioni adeguate solo e soltanto per il loro tornaconto. Questa cari signori è una bomba sociale pronta ad esplodere in qualsiasi momento se non ci saranno interventi seri ed adeguati.