Sul silenzio della Giunta comunale di Favara sullo stato dell’arte nel predisporre lo schema di bilancio stabilmente riequilibrato, dopo la revoca dell’atto a seguito del parere non favorevole dei Revisori dei Conti e la Comunicazione di squilibrio per il bilancio anno 2017 della dirigente dei servizi finanziari, intervengono con nota i consiglieri comunali del gruppo misto Marilì Chiapparo, Rosssana Castronovo e Vito Maglio.
“La non approvazione del bilancio, unitamente alle inadempienze sulle norme previste dal citato D. Lgs. 267/2000 – scrivono i tre al presidente del Consiglio Salvatore Di Naro – rappresenta non soltanto una violazione di legge ma anche una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio che, di fatto, viene impossibilitato ad adempiere alla sua funzione”. I tre esponenti dell’opposizione alla Giunta della Sindaca Anna Alba nel ricordare le tappe che hanno portato ad un nulla di fatto in tema di bilancio stabilmente riequilibrato evidenziano che “il ritardo della Giunta ad esitare lo schema di bilancio comporta gravi responsabilità della stessa, oltre che pesare gravemente sulla città”.
In ragione di ciò ma anche in considerazione che “l’art. 245, comma 3, del D. Lgs. 267/2000 recita <Gli organi istituzionali dell’ente assicurano condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria rimuovendo le cause strutturali che hanno determinato il dissesto>; e che secondo l’art. 15 dello Statuto del Comune di Favara <il Consiglio definisce ed esprime il proprio indirizzo politico-amministrativo secondo i principi affermati dallo Statuto, adottando gli atti fondamentali previsti dalle norme in vigore dello stesso Statuto>; i consiglieri comunali del gruppo misto Marilì Chiapparo, Rosssana Castronovo e Vito Maglio “invitano e diffidano” il presidente del Consiglio Comunale Salvatore Di Naro “senza altro indugio e ritardo” a prendere posizione, con una nota ufficiale, finalizzata ad evitare che si “scarichi” sul Consiglio Comunale la responsabilità per la mancata approvazione nei termini del documento contabile, “nonché per le inefficienze e disservizi che da ciò possono derivare”. C’è anche un “avvertimento”, in caso di inadempienza, ovvero “i sottoscritti Consiglieri comunali segnaleranno le eventuali omissioni agli Organi competenti”.