Forse in tanti, anche tra i diretti interessati e gli addetti ai lavori, avevano dimenticato che il Comune di Favara è in dissesto finanziario e che sono state avviate le procedure per il risanamento dei conti e il pagamento dei debiti. Non lo ha certo dimenticato la Commissione straordinaria di liquidazione che ha avanzato formale richiesta di assegnazione delle risorse finanziarie per il risanamento dei conti, considerato che “è oramai in fase più che avanzata l’attività dell’Organismo straordinario di liquidazione volta alla determinazione della massa passiva” ovvero dei debiti da pagare.
In ragione di ciò la Commissione ha scritto una chiarissima nota alla responsabile della P.O.3 , Carmelina Russello, inviata per conoscenza anche alla sindaca e al presidente del Consiglio comunale, con la quale si richiede l’assegnazione della risorse finanziarie per il risanamento. Il Comune di Favara, infatti, ha aderito alla procedura semplificata di accertamento e liquidazione dei debiti, ed ha assunto l’obbligo di porre a disposizione dell’Organismo straordinario di liquidazione le risorse finanziarie necessarie per il risanamento. “Considerato che rientra nella responsabilità della Commissione anche la fase di realizzazione delle entrate volte a determinare la massa attiva – scrivono i commissario – si richiede al responsabile della P.O. 3 di accreditare senza indugio sul conto di Tesoreria dell’OSL, le risorse finanziarie ad oggi disponibili e facenti parte della massa attiva ai sensi dell’art. 255 del Tuel”.
Ma cosa determina la cosiddetta massa attiva ovvero i soldi necessari per pagare i debiti? “La massa attiva – si legge nel Tuel – è costituita dal contributo dello Stato di cui al presente articolo, da residui da riscuotere, da ratei di mutuo disponibili in quanto non utilizzati dall’ente, da altre entrate e, se necessari, da proventi derivanti da alienazione di beni del patrimonio disponibile”. La domanda sorge spontanea: abbiamo già dette le risorse finanziarie? Abbiamo riscosso? Se si, a quanto ammontano? Domande che fa anche la Commissione straordinaria di liquidazione sempre nella nota (era il 27 novembre scorso) indirizzata alla Responsabile della P.O.3.
“L’Ente provveda con immediatezza a:
– quantificare il valore dei residui attivi esistenti alla data del 31 dicembre 2015 ed incassi alla data odierna fornendo il dettaglio degli stessi;
– determinare il valore complessivo dei residui attivi esistenti alla data del 31 dicembre 2015 e pagati dall’ente fino alla data odierna, fornendo dettaglio degli stessi;
– accreditare sul conto della Tesoreria dell’ODL il saldo attivo di detti incassi e pagamenti”.
Tutto questo, scrive la Commissione il 27 novembre 2017 adottando i relativi atti con assoluta urgenza. Anche perché, come dicevamo, l’OSL deve procedere al pagamento delle passività ai creditori e le eventuali transazioni debbono essere subito definite e non possono essere rimandate. Tra gli adempimenti da effettuare anche quello di “attivare una procedura automatica di riaccredito periodico, ma tempestivo, di ogni e qualsiasi somma via via incassata dall’Ente e facente parte della massa attiva”. Ovvero i soldi che il Comune di Favara incassa (se li incassa) debbono confluire automaticamente sul conto di tesoreria della Commissione. Infine “il Comune deve attivare un adeguato sistema di reportistica analitica a riscontro degli stessi incassi che consenta ai commissari di monitorare e controllare adeguatamente i flussi”.