E’ scontro politico aperto tra le forze dell’opposizione e l’amministrazione comunale. Più precisamente tra Sicilia Democratica e Favara Riformista Socialista da un lato e l’assessore Chianetta dall’altro. Si parla di una mozione di sfiducia contro l’assessore, contenuta in un atto di indirizzo politico che il Consiglio si appresta a votare, forse già nella prossima seduta. E così l’esperienza Manganella batte se stessa e abbatte qualsiasi precedente record: prima la mozione di sfiducia al sindaco e poi anche quella ad un assessore.
SD e FRS, primi firmatari, stanno cercando negli altri colleghi più adesioni possibili per presentare e approvare una mozione di sfiducia contro l’operato e soprattutto contro l’atteggiamento poco diplomatico della dirigente regionale del Partito Democratico.
Potrebbe essere anche l’occasione buona per il sindaco per liberarsi dell’assessore, per la quale tutto si può dire tranne che Manganella l’abbiamo cercata e voluta in Giunta. Ben note sono le critiche di Sara al compagno Sasà e la conversione sulla via di Damasco per entrare nella squadra amministrativa a dispetto delle direttive del PD locale.
Ad accendere, oggi, la polemica è la paventata chiusura degli asili nido, che è aumentata a dismisura trovando terreno fertile nell’attuale litigioso momento politico. E se c’è malumore nelle riunioni consiliari, nelle commissioni e persino nei corridoi di palazzo di città, Sara Chianetta lo ha amplificato buttando altra benzina sul fuoco.
Veramente strano potrebbe essere l’epilogo politico di una donna di grande esperienza che si vedrà, molto probabilmente, presentata la sfiducia e, nello stesso tempo, il diniego al rinnovo della tessera di Partito. A tal proposito, i massimi dirigenti locali hanno sostenuto che le ultime scelte della compagna Chianetta non sono state in linea con le direttive del partito, ma frutto di ambizioni strettamente personali.
Intanto, Manganella non ne azzecca una e continua a sbagliare. Su sei assessori, cinque hanno fin da subito cercato di stabilire un buon rapporto con il Consiglio comunale e solo uno è andato contro corrente. Quando si dice la sfortuna di Manganella che non azzecca nulla e che anche in questo caso sbaglia e assegna la delega ai rapporti con il Consiglio comunale proprio a Sara Chianetta che sta litigando con tutto il mondo arabo.
Peggio non poteva fare.