L’indomani dell’audizione alla VI Commissione Servizi Sociali e Sanità della Regione, chiesta ed ottenuta dalle associazioni a difesa dell’acqua pubblica, L’Ati idrico di Agrigento ha notificato al gestore del servizio idrico integrato, Girgenti acque, una diffida “volta alla corretta applicazione della convenzione”.
L’Ati chiede al Gestore di risolvere le “inadempienze riscontrate dai vari enti locali interessati, nonché dai cittadini direttamente o per tramite di alcune associazioni”.
In seguito l’assemblea territoriale idrica valuterà “la sussistenza dei presupposti per procedere oltre nel rapporto con Girgenti acque, ovvero se risolverlo per fatto e colpa del gestore”.
La situazione è in evoluzione e indiscussa appare l’accelerazione data dall’audizione regionale, alla quale non ha partecipato l’Ati, ma si è fatta sentire, dicevamo, il giorno dopo con la diffida.
C’è preoccupazione per “i continui sversamenti di acque reflue con conseguente inquinamento degli ambienti”.
“Questa diffida – si legge ancora nel comunicato dell’Ati – alla luce della gravità e rilevanza dei fatti emersi, qualifica il ruolo dell’Ati e dei sindaci impegnati a difendere il diritto supremo dei cittadini ad un servizio idrico economico, efficiente e rispettoso dell’ambiente”.
Ma quanti anni sono dovuti passare perché l’assemblea dei sindaci si accorgesse che l’attuale servizio non è economico, non è efficiente e non è rispettoso dell’ambiente? Quante sono le verifiche effettuate dal controllore, quante le contestazione negli ultimi dieci anni?
Non ci resta che consolarci con il “non è mai troppo tardi” e senza mai sminuire e sottovalutare il grande lavoro svolto dalle associazioni a difesa dell’acqua pubblica, tra queste il Coordinamento Titano, senza le quali è ragionevole il dubbio sul raggiungimento del recente risultato.
Del resto, tutti i giorni abbiamo ascoltato il grido delle associazioni sulle presunte inadempienze del gestore, al quale si è contrapposto il silenzio del controllore Ati. Ad ogni modo, mai l’Ati è arrivata prima delle associazioni a difesa dell’acqua nell’invocare i diritti dell’utenza e il rispetto dell’ambiente.
Consoliamo, dicevamo, affermando che non è mai troppo tardi.