Questa mattina sulla spiaggia di Caos ci sono rifiuti di ogni genere, una vergogna.
E’ come se gli stessi bagnanti che hanno scelto la particolare spiaggia, abbiano deciso di distruggerla, deturparla. Un comportamento di grande inciviltà che condanna il territorio alla sua povertà e che non ha rispetto per nulla.
L’operatore ecologico che ha l’incarico di pulire l’arenile ha dovuto chiedere la collaborazione di altri suoi colleghi perché da solo sarebbe riuscito a fare ben poco. Ad ogni modo la bonifica continuerà anche domani.
“Ormai, non è più rinviabile – a parlare è Giancarlo Alongi, amministratore delegato di Iseda – la lotta all’incivile, che danneggia l’ambiente e fa elevare i costi del servizio. E la guerra contro all’incivile si combatte con i controlli e con la lotta all’evasione fiscale. Chi paga non si prenderà mai il disturbo di andare a buttare la spazzatura nelle periferie della città, quando il prelievo avviene davanti la sua porta. Sulle spiagge e sui luoghi pubblici occorrono, chiaramente, i controlli e multe salate per fare desistere sui comportamenti sbagliati. La stampa ha il grande compito di tenere sempre acceso il faro dell’attenzione sul grave problema”.
Gli scatti pubblicati più delle parole descrivono il degrado prodotto. C’è, dicevamo, di tutto dalle bottiglie di vetro e plastica, alla carta e persino pericolosi poggia canna da pesca lasciti incustoditi sul bagnasciuga. Ognuno fa come gli pare, lasciando agli altri la sola possibilità di cambiare arenile. Oppure, di resistere per pretendere il rispetto delle significative bellezze naturali e di se stessi.