Rosario Manganella
Vedremo quanti sottoscriveranno questa dichiarazione. Spero tutti!
Ci siamo: da stamani e fino al 11 è possibile presentare le candidature a sindaco e le liste dei consiglieri.
Inizia la corsa dei tanti aspiranti alla carica di primi cittadini e di consiglieri.
Tante incertezze, dubbi, liste da scegliere e non é escluso che molte cose si decideranno al foto finish, almeno per quanto riguarda i candidati ad un posto negli scranni dell’Aula Falcone/Borsellino.
Non contano i partiti, i movimenti, le civiche; non contano nemmeno i programmi: l’unica direzione di marcia, indifferentemente, se si é di destra o di sinistra, progressista o moderato, è quella, facendo quattro
conti, di scegliere la lista, ove si pensa di essere eletti.
Purtroppo, la politica, quella con la “P” maiuscola, é finita da tempo.
Ma c’é una cosa ancora che i candidati possono fare: sottoscrivere un codice etico antimafia, si, un codice etico antimafia.
È l’unica cosa seria che si può fare per onorare degnamente la VIII edizione della Festa della Legalità.
L’anno scorso le mie parole suscitarono un vespaio che si é concluso presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento.
Quest’anno pensiamoci prima, forse eviteremo qualche inutile polemica.
Proprio perché il Comune è la prima cellula istituzionale, quella più vicina ai cittadini, deve essere l’Ente più trasparente possibile, deve essere una specie di tempio della trasparenza e della legalità, nel quale si devono riconoscere tutti, nessuno escluso, al di là del credo politico.
La legalità non si predica, ma si pratica e quale occasione migliore delle elezioni amministrative c’é per passare dalle parole ai fatti?
Cosa c’é allora da fare? Appunto firmare un codice etico antimafia.
Il candidato a sindaco, a mio sommesso e modesto parere, dovrebbe:
1) dichiarare solennemente che non appartiene ad alcuna organizzazione criminale, che non ha parenti legati alla mafia o condannati per lo stesso reato;
2) Che nelle liste per il consiglio comunale, a lui apparentate non ci siano candidati con le caratteristiche, di cui al punto 1;
3) che, nel corso della campagna elettorale, se dovesse venire a conoscenza di presenze mafiose, dovrebbe ricusare gli eventuali candidati in parola.
La dichiarazione di cui al punto 1 va sottoscritta anche da tutti i candidati al consiglio comunale.
Per la verità, tale dichiarazione, unitamente a tante altre é prevista nel Modulo per l’accettazione della candidatura, ma renderla così esplicita assume un significato ancora più importante.
Vedremo quanti sottoscriveranno questa dichiarazione. Spero tutti!
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