“Presidente apra il mandato tra i poveri”
“Carissimo Presidente, le chiedo scusa per il tempo che le rubo con i miei messaggi. Volevo farle una proposta scaturita dalla preghiera e stando in mezzo alla gente. Domenica 19 novembre è la prima giornata mondiale della Povertà, voluta da Papa Francesco. La mia proposta, visto che ho un’idea positiva sulla sua persona. Perché non aprire il suo servizio come Presidente con la presenza nella periferia della Sicilia, la nostra città di Favara”. A scrivere al nuovo governatore della Sicilia è don Marco Damanti, parroco della chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo in Favara. Per la seconda volta il sacerdote si è rivolto al presidente e anche in questa occasione Nello Musumeci non ha fatto mancare la risposta.
“Reverendo Padre – risponde il presidente Musumeci – come avevo purtroppo immaginato, gli innumerevoli impegni istituzionali del momento mi impediranno mio malgrado di partecipare, domani, alla Messa di preghiera per i poveri che si celebrerà nella Sua Parrocchia in occasione della Prima giornata mondiale della povertà.
Ne sono davvero rammaricato, sia sul piano personale e sia anche per la perduta occasione, da Lei opportunamente evidenziata, di aprire il mio mandato con un chiaro segno di quella vicinanza agli umili ed ai poveri che rappresenterà certamente uno dei tratti dominanti della mia azione di governo”.
“Ci saranno tuttavia, ne sono certo – conclude il presidente – ulteriori occasioni, alle quali potrò con gioia e sincera partecipazione aderire.
La prego di voler rivolgere ai fedeli, per mio conto, un caro saluto e un caloroso, ideale abbraccio”.
Ne sono davvero rammaricato, sia sul piano personale e sia anche per la perduta occasione, da Lei opportunamente evidenziata, di aprire il mio mandato con un chiaro segno di quella vicinanza agli umili ed ai poveri che rappresenterà certamente uno dei tratti dominanti della mia azione di governo”.
“Ci saranno tuttavia, ne sono certo – conclude il presidente – ulteriori occasioni, alle quali potrò con gioia e sincera partecipazione aderire.
La prego di voler rivolgere ai fedeli, per mio conto, un caro saluto e un caloroso, ideale abbraccio”.