Domenica 4 marzo 2018 i cittadini italiani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Si vota dalle ore 7 alle ore 23 e lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura delle urne. Nella stessa data ed allo stesso orario i cittadini di Lazio e Lombardia sono chiamati anche ad eleggere Il nuovo presidente di Regione ed i Consigli regionali; lo spoglio però inizierà alle ore 14 di lunedì 5 marzo.
A presidente e segretario di seggio, scrutatore e rappresentante di lista è riconosciuto il diritto di assentarsi per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio. L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti gli effetti. Non è consentito richiedere prestazioni lavorative nel giorno coincidente con le operazioni elettorali.
Inoltre c’è il diritto di recuperare le giornate non lavorative impegnate ai seggi con giorni di recupero da concordare con il datore di lavoro, in rapporto anche alle esigenze di servizio.
La retribuzione a carico del datore di lavoro rappresenta a tutti gli effetti una voce retributiva e come tale assoggettabile a ritenute e a contribuzione. Tali somme sono, per il datore di lavoro, deducibili dalla determinazione del reddito complessivo (articolo 62, comma 1, DPR 917/1986). “Al lavoratore, con contratto a tempo indeterminato e determinato (anche temporaneo) sia nel pubblico che nel privato, chiamato a svolgere funzioni presso i seggi elettorali per le elezioni del Parlamento (nazionale ed europeo), per le elezioni comunali, provinciali e regionali ed in occasione delle consultazioni referendarie, ai sensi dell’art. 119 del T.U. n. 361/57, modificato dalla Legge n. 53/90, e dell’art. 1 della Legge 29.1.1992, n. 69, è riconosciuto il diritto di assentarsi per tutto il periodo corrispondente alla durata delle operazioni di voto e di scrutinio. L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti gli effetti”.
I lavoratori che vogliono usufruire dei permessi elettorali dovranno inviare una comunicazione preventiva al proprio datore di lavoro e presentare:
- il certificato di chiamata inviato dal competente ufficio elettorale, prima delle operazioni elettorali,
- la copia di questo certificato firmata dal presidente di seggio, con l’indicazione delle giornate di effettiva presenza al seggio e l’orario di inizio e chiusura delle operazioni, dopo le operazioni elettorali.
Le operazioni preliminari al seggio iniziano alle ore 16 del sabato e finiscono generalmente dopo qualche ora (es. ore 19). Il lavoratore avrà diritto ad un giorno di riposo oppure ad una giornata intera di retribuzione normale (non a 3 ore di retribuzione).
Le operazioni al seggio iniziano alle ore 7 (a volte alle ore 8) e finiscono alle 23, prima giornata di votazioni, che dal 2014 in poi è per legge l’unica giornata di votazioni. Il lavoratore avrà diritto ad un giorno di riposo oppure ad una giornata di retribuzione.
Le operazioni di scrutinio danno diritto alla retribuzione. Subito dopo la conclusione della giornata elettorale iniziano le operazioni di scrutinio, che possono arrivare a concludersi prima di mezzanotte oppure dopo mezzanotte quindi nella giornata di lunedì. Il lavoratore ha diritto alla retribuzione normale o a una giornata di riposo compensativo (due se si arriva al lunedì).