Valentina Piscopo
Passano gli anni e cambiano i souvenir delle vacanze. Nel 2014 i turisti venuti in Sicilia, alla ricerca del “ricordo per sempre”, hanno ben pensato di portarsi un pezzo di marna bianca della Scala dei Turchi, orgoglio agrigentino e suggestivo angolo di Paradiso per i mortali. Ad aggravare la situazione che, di fatto, sta diventando pericolosamente di moda, la pratica di frantumare un pezzo di marna bianca, polverizzarlo e spalmarlo su faccia, glutei, braccia, neanche fossero alle terme.
Nonostante l’ordinanza emessa dal sindaco di Realmonte, Piero Puccio, la quale prevede sanzioni fino a 500 euro per chi stacca la marna dalla Scala dei Turchi, il sindaco Puccio ha deciso di emanare una ulteriore nota comportamentale per usufruire e conservare la bellezza della Scala dei Turchi.
“Considerato che la Scala dei Turchi rappresenta una bellezza naturale di inestimabile valore, unanimemente riconosciuta come un sito di enorme interesse paesaggistico, fra i più incantevoli d’Italia, che offre uno spettacolo unico grazie al bianco della marna, esaltato dalla luce del sole mediterraneo, meta continua di un flusso turistico che aumenta di anno in anno; ritenuto che il verificarsi della esecrabile pratica di prelevare frammenti di marna a mò di souvenir o per altri usi costituisce uno scempio da evitare in modo assoluto per preservare il sito, per il quale è stato avviato l’iter di riconoscimento da parte dell’UNESCO quale patrimonio universale dell’umanità; ritenuto opportuno, al fine di una corretta fruizione, di suggerire alcune regole comportamentali, facendo appello alla coscienza civica di ogni fruitore del bene; Esorta i visitatori a: non asportare argilla o blocchi rocciosi; non danneggiare in nessun modo le formazioni di marna della scogliera della Scala dei Turchi; non utilizzare pietrame e sassi per fissare al suolo teli mare, stuoie, ombrelloni e simili; non impiegare trivelle o altri arnesi simili per la collocazione degli ombrelloni; non cospargersi il corpo con i fanghi derivati dalla marna bianca; non gettare rifiuti e mozziconi di sigaretta; non espletare i propri bisogni fisiologici e non adottare comportamento in contrasto con la tutela dell’igiene pubblica e il mantenimento del decoro dei luoghi; non distribuire volantini e manifesti; non praticare giochi (pallone, tennis da spiaggia, pallavolo, bocce, ecc.) o qualunque altra attività ludico-ricreativa che arrechi disturbo alla quiete dei luoghi; non lasciare sulla battigia e sugli arenili imbarcazioni e natanti, acquascooter, tavole a vela, canoe e mezzi similari; non accedervi via mare con qualunque tipo di imbarcazione e natante, fatta eccezione per i mezzi di soccorso in mare; non accedervi a cavallo e in bicicletta; non esercitare attività di ristorazione, distribuzione e somministrazione di bevande, cibi e generi di monopolio; non esercitare ogni altra attività commerciale, compreso quella ambulante; non esercitare ogni altra attività diversa che per analogia possa essere assimilabile a quellesopraindicate.”
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Pezzi di marna bianca della Scala dei Turchi come souvenir, l'ordinanza del sindaco
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