Utilizziamo lo spazio dell’evidenza del giornale per raccontarvi i fatti di una vicenda politica che pur essendo di favara rappresenta un pezzo di politica che può risultare interessante per i lettori dell’isola.
Stamani alle ore 10.30 il sindaco di Favara, Sasà Manganella, convoca i giornalisti per una conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti del “Regolamento di Polizia Mortuaria” e rilanciando al mittente il grido di “VERGOGNA”. Presenti, oltre al sindaco, il vice sindaco Vita, gli assessori comunali Agrò e Caramanno, mentre assenti o non pervenuti i consiglieri comunali.
Sui cari defunti niente strumentalizzazioni! LASCIAMO I MORTI IN PACE. ALMENO LORO! E’ questo il titolo di un documento che porta la firma della giunta municipale e dei consiglieri di maggioranza, a sostegno di Manganella, secondo i quali “L’accusa – priva di fondamento politico e giuridico – rivolta al sindaco è quella di aver interpretato a fini utilitaristici l’art. 75 bis, comma 8 del regolamento comunale che per informazione di chi legge si riporta testualmente: “Nelle sezioni di nuova costruzione è consentita – in misura massima del 10% arrotondata al numero pari per eccesso – la tumulazione di defunti anche nei loculi di nuova costruzione per consentire la ricongiunzione di defunti (provenienti anche da file diverse) legati in vita tra di loro da matrimonio o da parentela in linea retta di primo grado. In tal caso è possibile che le due salme possono essere collocate anche in senso orizzontale”.
Ricordiamo che i consiglieri comunali Scalia, Lupo, Sgarito, Broccia, Dalli Cardillo, Ceresi, Bennardo, Palumbo, avevano fatto affiggere con manifesto murale che “Il 9 Aprile cessava di vivere la pari dignità dei defunti. Ancora una volta il sindaco Rosario Manganella ha usato la cosa pubblica per fini personali, interpretando il nuovo regolamento cimiteriale in maniera univoca per favorire la propria famiglia”
Per tali ragioni il sindaco, nel corso della conferenza stampa ha dichiarato (leggendo) che: “sentendomi offeso nella qualità di Sindaco, per quello che è stato scritto in manifesti pubblici ed altri strumenti di comunicazione, tra cui facebook, ho deciso di dare mandato ai miei legali per sporgere querela contro i responsabili delle frasi diffamatorie”
Ma ritornando alla conferenza stampa, il sindaco è stato duro anche nei confronti del presidente del consiglio comunale Leonardo Pitruzzella, reo di aver firmato un documento, assieme ad altri suoi colleghi, con la quale viene chiesto al Segretario Comunale di sospendere ogni richiesta di parere circa l’interpretazione del regolamento cimiteriale, in attesa che il consiglio comunale provveda ad un’interpretazione autentica di alcuni articoli del regolamento. Sentito telefonicamente Leonardo Pitruzzella ci comunica che “il presidente del consiglio risponde del suo operato al consiglio comunale e alla cittadinanza e non è tenuto a dare spiegazioni al sindaco, semmai è il contrario, su quanto realmente è accaduto” .
Tanti cittadini ed operatori politici si sono poste diverse domande, come per esempio: in quale parte del regolamento è esplicitamente indicato la possibilità di traslare due salme contemporaneamente proveniente da diverse sezioni (A e B), in un’altra sezione (C)? Non sarebbe stato opportuno avvisare pubblicamente tutti i cittadini della possibilità di effettuare “trasferimenti” o meglio ancora ricongiungimento delle salme? Il ricongiungimento vuol dire avvicinamento di una salma dalla sezione A (dove è posto l’altro defunto parente) alla sezione B e viceversa o come si vuole estendere il termine “ricongiungimento”, vuol significare per i consiglieri di maggioranza e per la giunta municipale, spostare due salme e collocarli in un alta sezione? Ed infine, le salme in questione (consuoceri del sindaco) hanno già beneficiato in precedenza di un avvicinamento o spostamento di file o sezioni? A Quest’ultima domanda, il sindaco ha risposto affermativamente.
Noi diciamo che tale problematica non si sarebbe posta se le buonanime dei defunti non fossero stati proprio familiari del sindaco e se si fosse reso più tangibile la volontà del legislatore (in questo caso il consiglio comunale), anche tramite un appendice al regolamento stesso, contenete una casistica che esamina puntualmente i probabili casi, ossia quelle situazioni in cui nasce un dubbio tra ciò che è detto nel regolamento/norma e la singola ipotesi.
Il m5s di Favara ha chiesto una convocazione urgente del consiglio comunale, per una interpretazione autentica, in difetto della quale il movimento è pronto ad avviare ogni procedura utile a tutelare tutti i cittadini, informando le autorità competenti del grave atto politico. Dello stesso tenore l’azione politica di Rifondazione Comunista, presente in consiglio comunale con Antonio Palumbo.
Sulla vicenda era intervenuto l’avv. Domenico Russello, stimato professionista ed ex sindaco, che con un parere giuridico aveva cercato di dare una oggettiva opinione in merito all’esatta interpretazione da dare alle nuove disposizioni cimiteriali. Secondo l’avv. Russello, infatti, l’articolo 75 bis fa riferimento a file e non a sezioni, precisando che “mi sembra fin troppo evidente che in nessun caso si faccia riferimento al trasferimento contestuale di due salme da due sezioni diverse per essere ricongiunte in una terza sezione, sia essa di vecchia o di nuova costruzione”.
Ad ogni modo, abbiamo sentito tutte le parti politiche ed è giusto raccontarvi l’umore della città, che in estrema sintesi è di condanna o per lo meno di non condivisione dell’operato del Sindaco.
Del resto essere il primo beneficiario di un provvedimento proposto dallo stesso sindaco, non si è visto mai a Favara e in nessun’altra città dal dopoguerra ad oggi. La stessa assenza dei consiglieri comunali di maggioranza durante la conferenza stampa, la dice lunga su come la città giudichi i recenti fatti.
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