Luca Gargano
“Dal caos generato con la dilettantesca gestione della raccolta differenziata si esce solo se si ha l’onestà intellettuale di focalizzare le lacune “storiche” che stanno alla base del patologico fallimento del servizio di nettezza urbana a Favara.
Sulla materia, altri prima del sottoscritto e con dovizia di argomentazioni hanno denunciato le criticità emerse, in precedenza, con lo scriteriato ritiro dei cassonetti e la legittimazione della spazzatura indistinta appesa ai lacci, e successivamente con la promozione dell’attuale sistema che vorrebbe ambire alla creazione della raccolta differenziata.
Personalmente, vorrei soffermarmi invece su quello che, a mio parere, è il “difetto d’origine” del servizio, ossia la mancata messa in atto di ciò che fu, una volta, il cavallo di battaglia della Sinistra e del compagno Manganella: “pagare Tutti per pagare Meno”.
Al riguardo, dal suo insediamento ad oggi, il Sindaco si è invece mosso in direzione opposta, tartassando i cittadini virtuosi e salvando quelli morosi, non mettendo in atto alcun provvedimento per recuperare alla platea dei contribuenti quelle grandi sacche di evasione che rappresentano sempre più il tallone d’Achille delle casse municipali.
Anzi, c’è di più: se con Aipa stava cominciando a dare i frutti la strategia dell’anagrafe tributaria, pur con i correttivi che la convezione con la società riscossoria imponeva, oggi, senza alcuna figura di Ufficiale della Riscossione presente nella pianta organica del Comune si è consumato un gravissimo passo indietro nella politica delle entrate fiscali.
Ecco perché il 40% dei recipienti per l’agognata differenziata non è stato ritirato e, anzi, si registrano i primi furti degli stessi per utilizzarli, forse, al posto di chi l’ha, civicamente, preso in consegna con tanto di ricevuta. Siamo alla beffa: chi paga si ritrova a pagare e vedersi rubare il recipiente e chi non paga continua a non farlo, soprattutto perché nessuno gli intima di pagare, sia perché non lo scova sia perché non ha il potere di farlo pagare.
A conclusione del ragionamento, pongo la domanda: perché Manganella non fa la lotta all’evasione? E’ incapace di metterla in atto? O ha paura di farla? E se sì, di chi? Meditate contribuenti Favaresi, meditate…
Ri-Pensare Favara significa, come sempre, andare oltre le apparenze, le chiusure e le ipocrisie per tentare di imprimere l’improrogabile cambiamento nel modo di essere Favaresi: non più “folla che non si fa Popolo”, ma Cittadini nel senso compiuto del termine”.
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“RI-PENSARE FAVARA”: "Sui rifiuti c'è un difetto d'origine"
By vedisotto2 Minuti di lettura
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Ogni volta che si parla di evasione di riscossione ognuno, per partito preso, dice ovviamente la sua senza cognizione di causa. Brevemente faccio notare a Ri-pensare Favara che Aipa ha sparato nel mucchio, che al comune faceva comodo perchè incassava e che una politica seria di riscossione del dovuto, ma solo del dovuto non si è mai fatta. Aipa pretendeva (e il comune continua nella illegimità) il pagamento della spazzatura anche per quei locali che non la producono. E se vinci il ricorso per un’annualità e la commissione tributaria ti da ragione perchè in quei locali non si produce spazzarura (vedi i garage) il comune ti dice (vessandlo il contribuente in maniera davvero da galera) che hai vinto per quell’anno ma gli altri anni devi pagare. Assurda follìa di chi deve incassare e se ne fotte dei cittadini. Per una politica seria del paghiamo tutti così paghiamo di meno occorre avere il coraggio civico di fare una seria anagrafe tributaria, collegata tra i vari uffici per aggiornarla costantemente. Ma abbiamo dirigenti che sanno cosa fare o abbiamo dirigenti, funzionari e impiegati che pur di riscuotere calpestano la dignità, la logica, la legge e persino se stessi?