Piero Mangione
Solidarietà agli studenti che oggi manifestano ad AGRIGENTO, come in tutta ITALIA
Significa che il movimento studentesco lotta contro il Governo e specificatamente contro l’alternanza scuola – lavoro contenuta nella legge 107 definita “buona scuola” perché si rifiutano di essere sfruttati e mortificati da tante aziende che riducono la loro presenza in camerieri, porta caffè o addetti alle fotocopie.
E’ chiaro che i giovani avvertono come non ci sia una connessione tra il proprio corso di studio formativo ed una pratica lavorativa, a sua volta formativa e propedeutica all’ingresso nel mercato nel lavoro.
Denunciano il fatto che i tirocini si traducono prevalentemente in deficit di studio e di pratica professionale e, comunque, tale esperienza insegna loro il significato di mano d’opera gratuita, come anticamera dell’accesso alla grande “BOLLA PRECARIADELLA VITA”.
Se i governi e le imprese non offrono loro l’idea che studio e pratica sono indispensabili per formarsi come cittadini operosi, competenti, come prossima classe dirigente, come importante capitale umano che insieme al capitale finanziario costituiscono l’impresa per fare grande il proprio Paese dentro cui c’è posto per un futuro – presente rispettoso dei loro diritti e della loro dignità, non si ha titolo a chiedersi il perché c’è tanta rabbia in giro, tanta rassegnazione, tanta allergia verso la politica e le istituzioni democratiche perchè nella scuola non si trova la “finestra sul mondo” e l’elevatore più forte del profilo dei giovani per affrontare le intemperie della vita sociale.
Quindi solidarietà con gli studenti e domani CGIL, CISL, UIL con le loro manifestazioni provinciali in tutta Italia sosteranno, anche, le ragioni della gioventù italiana.
Lunedì ci sarà l’incontro col governo e faremo la verifica se dalle parole Gentiloni passa ai fatti, diversamente le lotte si inaspriranno.
E’ chiaro che i giovani avvertono come non ci sia una connessione tra il proprio corso di studio formativo ed una pratica lavorativa, a sua volta formativa e propedeutica all’ingresso nel mercato nel lavoro.
Denunciano il fatto che i tirocini si traducono prevalentemente in deficit di studio e di pratica professionale e, comunque, tale esperienza insegna loro il significato di mano d’opera gratuita, come anticamera dell’accesso alla grande “BOLLA PRECARIADELLA VITA”.
Se i governi e le imprese non offrono loro l’idea che studio e pratica sono indispensabili per formarsi come cittadini operosi, competenti, come prossima classe dirigente, come importante capitale umano che insieme al capitale finanziario costituiscono l’impresa per fare grande il proprio Paese dentro cui c’è posto per un futuro – presente rispettoso dei loro diritti e della loro dignità, non si ha titolo a chiedersi il perché c’è tanta rabbia in giro, tanta rassegnazione, tanta allergia verso la politica e le istituzioni democratiche perchè nella scuola non si trova la “finestra sul mondo” e l’elevatore più forte del profilo dei giovani per affrontare le intemperie della vita sociale.
Quindi solidarietà con gli studenti e domani CGIL, CISL, UIL con le loro manifestazioni provinciali in tutta Italia sosteranno, anche, le ragioni della gioventù italiana.
Lunedì ci sarà l’incontro col governo e faremo la verifica se dalle parole Gentiloni passa ai fatti, diversamente le lotte si inaspriranno.