E’ stata denominata “Spada Vivo” l’operazione di controllo e vigilanza in materia di pesca portata avanti dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera in tutto il territorio nazionale. Il Comando di Porto Empedocle, la cui giurisdizione comprende anche i porti di Licata, Sciacca e Lampedusa, ha reso noti i risultati di tale operazione portata avanti dal personale militare nel territorio di competenza, questi i numeri. 268 son o stati i controlli che hanno portato ad elevare 15 sanzioni amministrative e 3 denunce penali. Sono state elevate multe per €. 18.000,00 e sequestrati kg. 308 di novellame di sarda; kg. 700 di prodotto ittico vario; n.500 ricci di mare e circa 1.900 metri di rete da pesca. “Tale operazione – comunica il Comando della Capitaneria di Porto empedoclina – era mirata a garantire il rispetto delle norme che disciplinano l’intera filiera della pesca; dalla cattura alla vendita al dettaglio; al fine di tutelare il consumatore finale, nonché evitare che venissero utilizzati attrezzi da pesca non consentiti, ovvero evitare che la pesca fosse esercitata da soggetti non abilitati”.
Particolare attenzione è stata posta al rispetto della normativa sulla tracciabilità del pescato nonché la continua attività di repressione alla pesca di novellame di sarda che anche nel mese di marzo ha portato a significativi sequestri e sanzioni. Per quanto riguarda la violazione attinente alla rintracciabilità del prodotto ittico, i militari della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro amministrativo circa 500 Kg di pescato, rinvenuto nella disponibilità di venditori ambulanti intenti nella vendita presso i mercati rionali di Agrigento e Porto Empedocle. Ai contravventori sono state, altresì, applicate sanzioni per un totale complessivo di € 9.000. Significativa è stata l’attività svoltasi, nella notte del 22 marzo, congiuntamente con il Commissariato di Porto Empedocle che ha portato ad un sequestro amministrativo di 100 Kg circa di prodotto ittico, nello specifico seppie, poiché prive delle necessaria documentazione atta a garantirne la tracciabilità. Al trasgressore è stata comminata altresì una sanzione amministrativa di €1.500.
Sempre nell’ambito dei controlli e congiuntamente al Commissariato di Porto Empedocle, in località Kaos del comune di Porto Empedocle, i militari, a seguito di una segnalazione e dopo un’attività di perlustrazione, hanno rinvenuto e sequestrato 300 Kg di novellame di sarda rilevati tra l’altro in pessime condizione igienico-sanitarie poiché nascosti tra gli anfratti, con quasi certezza dai pescatori abusivi per eludere il controllo, in mezzo a rifiuti di vario genere. Ulteriori sequestri e sanzioni che relative alla pesca del novellame di sarda hanno riguardato due venditori ambulanti, nello specifico sanzionati con verbali da €1.000, poiché detenevano per la successiva commercializzazione rispettivamente 4 e 4,5 Kg di Novellame.
I controlli posti in essere alle attività commerciali hanno condotto al deferimento alla competente Autorità Giudiziaria un soggetto poiché deteneva all’interno degli espositori per prodotti ittici congelati, per la successiva vendita al dettaglio, prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e non idonei al consumo umano. Il prodotto, 100 Kg circa di vario genere, è stato messo sotto sequestro penale. Di particolare rilievo anche l’attività a mare da parte delle Motovedette che hanno sequestrato ben 1850 metri di rete da posta, di cui 950 metri abbandonate in mare senza i segnalamenti previsti e, quindi, pericolose per la sicurezza della navigazione e 900 metri perché illecitamente utilizzati da pescatori non professionisti ai quali sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di €7.000. Sono stati altresì effettuati due sequestri penali a carico di ignoti di 5 nasse artigianali e 500 metri di rete da posta.
“Questa Capitaneria di Porto e i suoi Uffici dipendenti – si legge nel comunicato – continueranno le operazioni finalizzate alla repressione di tutte le condotte illecite in materia di pesca a tutela del consumatore e del ceto peschereccio professionista”.