“Posso intervistarti?” La domanda secca al mio indirizzo è di Gioacchino Zarbo ex assessore. E a me viene proprio male dire di no e dunque, a parti invertite, si inizia l’intervista.
“Il lavoro fatto da me – mi dice Zarbo – e da Enzo Agrò sul servizio di igiene ambientale con l’obiettivo di ridurne i costi, valeva la pena di essere utilizzato dall’attuale amministrazione comunale?”
Io ricordo perfettamente lo sforzo di Agrò e Zarbo, in diverse occasioni sono anche stato nello studio privato di Enzo Agrò in un confronto a tre, i due assessori e il giornalista, per verificare i possibili cambiamenti del capitolato d’appalto che rispondessero all’esigenza di un taglio del costo a carico dell’utenza, pur tutelando, nel rispetto delle normative, i posti di lavoro degli operatori ecologici.
Per la prima volta loro due hanno aperto il “libro del particolare servizio” durante le conferenze stampa e l’opinione pubblica ha avuto accesso nel dettaglio ai costi.
Zarbo e Agrò hanno parlato di costi fissi, quelli relativi al personale lavorativo, e dei costi variabili sui quali si può incidere con opportune scelte politiche per ridurre il carico dell’utenza.
In sintesi, hanno lavorato tantissimo e il materiale prodotto è certamente uno strumento valido ancora oggi.
“E allora – la seconda domanda di Zarbo – ha una logica negare il valore della passata esperienza e alzare le barricate per quasi difendersi da chi non fa parte del loro movimento?”
Il passato è in qualsiasi occasione un ottimo riferimento per commettere meno errori nel presente.
Ad ogni modo, è bene a questo punto girare la domanda all’attuale assessore comunale all’igiene ambientale.
“Non ho mai alzato barricare in vita mia – a parlare è Lillo Attardo – e giudico positivamente il lavoro svolto da Agrò e Zarbo. Il loro operato è una componente importante della nostra base di partenza che mira a portare il servizio alla gestione diretta del Comune. Cosa non facile sulla quale si concentra lo sforzo del Movimento 5 Stelle sia locale che regionale, trovando forti opposizioni da parte dell’Assessorato regionale dipartimento energia e rifiuti. Opposizione dovuta al fatto che i Comuni favorevoli al servizio in house dovevano farne esplicita richiesta entro il 14 Luglio 2016, cosa questa materialmente impossibile dal verificarsi per il nostro comune”.
Carissimi Zarbo e Attardo a volte basta parlarsi.