Ognuno di noi si fa degli altri l’immagine che vuole. Le cose a Favara vanno male e l’immagine che viene fuori, a torto o a ragione, del sindaco non è certo delle migliori.
E’ inutile negarlo ci avevamo creduto in tanti e la delusione, proprio per questo, è più grande.
Ho pubblicato pochi minuti fa l’articolo di Valentina Piscopo sull’incontro del sindaco con i precari e leggendo il pezzo volevo titolarlo: “Manganella: il pane non ha colore politico”, riferito all’idea di mettere insieme sindaci e deputazione per risolvere la grave questione occupazionale.
Sembrerebbe il metodo migliore. E non solo. E’ il metodo giusto e più opportuno per risolvere le varie emergenze cittadine. A Favara non c’è mai stato un Consiglio comunale diviso in maggioranza e opposizione, quando c’è in gioco l’interesse della collettività. Lo abbiamo visto recentemente con l’approvazione delle misure correttive chieste dalla Magistratura contabile. Il Civico consesso ha dimostrato di non essere disponibile a votare a sacco d’ossa, anche facendo tesoro su qualche errore del passato.
Del resto, in un paese di circa 30mila persone, dove tutti conoscono tutti è impensabile una qualsivoglia speculazione politica “sfacciatamente” a danno dei cittadini. Non passerebbe come acqua fresca.
Andrebbe bene, anzi benissimo, estendere il metodo di Manganella del pane che non ha colore politico in tutti i settori della pubblica amministrazione. Ma da chi dipende l’applicazione del metodo?
Gli inviti dovrebbero essere del padrone di casa. Ora, non è che uno si può presentare a casa degli altri seppure animato di tutte le buone volontà di questo mondo. Deve essere invitato. Al momento il padrone di casa è Manganella. Spetta a lui invitare i deputati, tutti i partiti politici, la Chiesa, il volontariato per ragionare sui problemi di Favara. Incontri pubblici ché “il pane non ha colore politico”. Facciamo la pesatura sotto la luce del Sole, su chi ha veramente voglia di rimboccarsi le maniche per la città, ché a parlare siamo tutti bravi.
Si formi un tavolo tecnico sulla metanizzazione, sulla viabilità, sul personale comunale, sull’evasione fiscale, sui mancati introiti del Comune, sulle ville, sul servizio tributi, sul servizio di igiene ambientale e l’elenco è lungo. E su queste problematiche i favaresi potranno ascoltare il parere di Tonino Moscatt, Nino Bosco, dei partiti politici, della pastorale cittadina e di singoli cittadini.
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