Il Pd guida la città o almeno ci sta provando. L’idea della seduta del Consiglio straordinario e aperto sul grave problema occupazionale degli ex Lsu Ata è della segreteria locale del Pd e mentre a Favara si discuteva, Tonino Moscatt a Roma, insieme ad altri suoi colleghi, ha perorato la proroga di un mese, che dovrebbe consentire alla politica di trovare la soluzione per migliaia di padri e madri di famiglia che rischiano di perdere il lavoro. E paradossalmente rischiano di perdere un lavoro indispensabile per la scuola, ché questi lavoratori ne assicurano la pulizia e l’igiene.
Altrettanto paradossale è il fatto che l’autore dei danni è la stessa politica che non riesce a vedere al di là della punta del suo naso. L’Europa chiede il mantenimento della spesa pubblica e la politica, in testa il Pd, taglia senza sapere ciò che taglia, meglio senza curarsi degli effetti causati dai tagli.
Ma lasciamo perdere la politica nazionale per non rischiare di entrare nel pessimismo cosmico, per restare nei fatti locali che fanno intravedere aspetti positivi in grado di apportare miglioramenti alla qualità di vita dei favaresi da troppo tempo senza una efficace guida politica per la loro città.
L’assenza di partiti politici ha portato la città all’indecenza e all’indigenza. Si è toccato davvero il fondo.
Hanno fatto la loro parte Rifondazione comunista e movimenti politici come i Riformisti socialisti, Ripensare Favara e Prometeo, in pochi, comunque, per dare un significativo scossone al sistema.
Il rinnovamento e il rilancio del Pd ha mutato lo stato delle cose. Il partito di Renzi vuole guadagnare il tempo perduto. Ci sta provando sotto la guida di Carmelo Vitello e l’occhio attento di Tonino Moscatt e Giovanni Panepinto e con dentro il partito, tesserati con la giusta esperienza politica e la dovuta conoscenza della macchina comunale.
Un altro partito, Ncd muove i primi passi e reclama spazio, con Michele Montalbano, portavoce, e l’onorevole Bosco che stanno organizzando la nuova locale forza politica.
Ci sono, in pratica, gli ingredienti giusti per migliorare Favara. Si potrebbe tentare di ripetere la recente esperienza di un Pd che si è fatto promotore di un progetto che ha coinvolto gli altri partiti, in altri settori della pubblica amministrazione.
Tonino Moscatt in Consiglio comunale ha ripreso il concetto di appartenenza ad una collettività.
Ora senza volere forzare la dichiarazione di Moscatt, per conto mio aggiungo che l’appartenenza ad una collettività dovrebbe superare quella del colore politico. Si è prima favaresi e solo dopo di destra, di sinistra e di centro. L’attuale Consiglio comunale e i precedenti hanno dimostrato con i fatti di essere in grado di superare le appartenenze politiche quando in gioco ci sono gli interessi dei cittadini.
Oggi, dicevo, ci sono tutte le condizioni per provare insieme ad uscire dal pantano o per chiudere definitivamente l’attuale pagina politica, che ha portato, disagi, danni e disperazione.
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