bando, così come prospettato alla stampa, non va bene.
Inoltre, apprendiamo sempre a mezzo stampa, che l’Avvocato dell’Ente ricorrente pare abbia dato disponibilità a confrontarsi con l’Amministrazione Regionale al fine di un eventuale rinuncia al ricorso. Una auspicabile iniziativa delle parti in causa, che potrebbe disinnescare il dramma sociale imminente, che, però, non deve impedirci di effettuare i ragionamenti che seguiranno.
La prima versione dell’avviso 3 è uscita nel lontano agosto 2014, ciò significa che se la trattativa dovesse saltare, l’avviso sarà revocato e a distanza di un anno ci ritroveremo con un nulla di fatto e più di 4000 lavoratori licenziati.
A questo punto ci chiediamo, quanti mesi ci vorranno per fare un nuovo bando? tra stesura e approvazione dell’avviso, presentazione dei nuovi progetti, istruttoria, valutazione di merito, pubblicazione graduatorie provvisorie, eventuali osservazioni, graduatorie definitive ed in fine i decreti di avvio attività, noi riteniamo non meno di 6 mesi. In questi altri mesi gli enti che faranno? probabilmente non potranno fare altro che licenziare tutto il proprio personale.
L’amministrazione Regionale ha il dovere di sanare immediatamente l’empasse che si è venuto a creare. Il contenuto dell’ordinanza deve far riflettere tutte le parti sociali e negoziali sull’impostazione e le condizioni per la quantificazione e qualificazione dei soggetti gestori, pena la perdita di 160 milioni stanziati dall’Unione Europea.
Alla luce di quanto rappresentato e stante la gravissima situazione in cui versa il settore della formazione professionale, i circa 130 Enti, rappresentati da queste organizzazioni datoriali, manifestano disponibilità ad aprire un serio tavolo di confronto con l’assessore Bruno Marziano, per trovare immediate soluzioni.
Fin da subito dichiariamo interesse sociale ad una nuova fase: non abbiamo paura del cambiamento, ma solo del tempo ormai scaduto. Il nuovo Avviso deve basarsi su criteri di TRASPARENZA, CONCORRENZA E COMPETITIVITA’.
Occorre prendere spunto dalla parte migliore del Catalogo dell’offerta Formativa attuato tramite il Programma Garanzia Giovani. La Regione Siciliana, infatti, può celermente aggiornare ed implementare il Catalogo preesistente e gli Enti, entro 20 giorni, manifestare interesse ad attivare i corsi previsti. Questo strumento, per altro utilizzato ormai in tutte le altre Regioni d’Italia, consentirebbe di abbattere nettamente i tempi di avvio attività e di offrire una proposta formativa omogenea in relazione alle qualifiche. Gli Enti che avranno bisogno di assumere docenti e personale ausiliario, potrannop farlo attingendo prioritariamente dall’Albo regionale. Questa proposta mira a snellire le procedure consentendo l’avvio dei corsi, forse anche prima dello stesso Avviso 3.
1 commento
Considero l’offerta formativa a catalogo la strada più veloce ma Vi chiedo: Le tutele occupazionali per il personale privo d’incarico perché ha alle spalle un Ente definanziato o Fallito dove dono scritte? Vi ricordo che a oggi.il personale licenziato ha già toccato quota 3.000. Ma veramente volete mettere in mezzo a una strada 3.000 famiglie per salvare gli Enti?