Hanno vinto ed è una grande vittoria quella incassata oggi dal Coordinamento Titano e dalla gente, che hanno gridato alla politica il cambiamento che prende piede dalla centralità del cittadino rispetto alla salvaguardia dei bilanci degli Enti pubblici e dei carrozzoni da mantenere a tutti i costi.
In un’altra parte della pagina del giornale ho fatto la sintesi della manifestazione e questo, assolto il compito di cronista, mi consente di raccontarvi la mia impressione sulla manifestazione di oggi che è la conclusione e il traguardo di un lungo lavoro svolto con grande professionalità dal Coordinamento Titano, dalle associazioni dei consumatori e da alcuni sacerdoti.
Hanno vinto perché sono riusciti a rivoluzionare i termini della particolare problematica mettendo al centro il cittadino e il suo reddito.
Ciò che vale, oggi, per l’acqua varrà per tutto. Fino adesso, nessuno si è preoccupato delle tasche del destinatario delle azioni della politica, una ministra arrivò a piangere pensando alle sue vittime, ma al di là della commozione continuò dritta per la sua strada. Lasciamola al suo riposo e ritorniamo all’acqua.
Messo al centro del dibattito l’interesse dei cittadini, Titano e le associazioni dei consumatori con grande abilità e professionalità hanno scelto la strada giusta, non quella del braccio di ferro con Girgenti acque che non porta da nessuna parte, ma la strada della legalità. Questi, lasciatemelo dire, meravigliosi rappresentati delle associazioni hanno scelto come terreno di confronto le leggi dello Stato. Inchiodano la controparte utilizzando le leggi, meglio l’esatta interpretazione di esse. E nello stesso tempo diffondono la cultura alla legalità nella popolazione.
Per questo dico che hanno già vinto. Potrà perdere la politica se non sarà in grado di cogliere le istanze del popolo, ma Titano e le associazioni dei consumatori hanno già incassato la loro vittoria.
Hanno fornito all’utenza le armi della legge, informandola su come comportarsi con il gestore del servizio idrico.
Quella di oggi è stata una tappa importante ed è una speranza per il progresso della nostra provincia.
Peppe Di Miceli mi ha chiesto per ben due volte, segnale dell’età che avanza (la sua), come è andato nel suo intervento. E’ stato un grande, assieme a Gianna Bruccoleri, Linda Bellomo, Anna Alba, don Diego Acquisto, don Marco Damandi, Margherita Ruvolo e Carmelo Pullara, Pietro Milioto. Metto per ultimo, ma non lo è : Tony Licata.