Gaetano Scorsone
FAVARA SI RACCOGLIE NEL SEGNO DEL BEATO PADRE PINO PUGLISI.
Ieri sera il salone delle riunioni della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Favara si è presentato pressoché colmo per la prevista presentazione dell’ultimo libro di Francesco Deliziosi sulla figura del Beato Giuseppe Puglisi. Ai rappresentanti delle diverse Autorità Militari provinciali e locali (presenti per la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle il Comandante in 2ª, Capitano di Corvetta Daniele Governale (CP) ed il Sott. Ten. di Vascello Fabio Vaccaro, per la Polizia di Stato il Commissario Salvatore Caffaro, per la Guardia di Finanza il Sott. Ten. Alfonso Varchetta, per la locale Tenenza dei Carabinieri il Maresciallo Ordinario Salvatore Tarantino) si sono unite le componenti della società civile favarese afferenti al mondo della Scuola, dell’Associazionismo, del Volontariato, dell’Informazione, oltre a quelle della Parrocchia ospite cui va il merito dell’impeccabile organizzazione della serata. La Chiesa agrigentina è stata rappresentata dal Vicario Generale Monsignor Melchiorre Vutera, attorno al quale si sono raccolti oltre a don Marco Damanti nella veste di Parroco ospite, l’Arciprete don Giuseppe D’Oriente e don Diego Acquisto. A moderare la serata la bravissima Valentina Piscopo che, come suo solito, ha armonizzato i vari momenti arricchendoli con personali riflessioni e spunti, favorendo un più gradevole e stimolante scorrimento della serata.
La scopertura e benedizione della gigantografia del Beato 3P ( Padre Pino Puglisi) e di una scritta murale riportante una delle sue più famose frasi ( “Se ognuno fa qualcosa si può fare molto” ) utilizzata come titolo del presentato volume ha dato il via al previsto programma con il saluto di benvenuto da parte di don Marco Damanti e l’intervento dell’Arciprete don Giuseppe D’Oriente che, così, hanno predisposto lo stato d’animo dei presenti alla tematica della serata. Subito dopo un video preparato dall’Area Padre Pino Puglisi del Consiglio Pastorale Cittadino e presentato dallo scrivente ha innalzato il grado di coinvolgimento emotivo, offrendo lo spunto all’Autore Francesco Deliziosi per il suo primo intervento. A seguire la scopertura di un originale disegno raffigurante il volto del Beato presentato da Amelia Russello nella duplice sua veste di Docente di un Corso di Disegno e Pittura cittadino e di componente dell’Area Padre Pino Puglisi.
La parola , poi, di nuovo all’Autore che con dovizia di particolari ha riferito curiosità, aneddoti, aspetti del processo per la dichiarazione della beatificazione e momenti di vita parrocchiale. Le conclusioni sono state affidate a Monsignor Vutera che, al di là di episodi personali derivanti da una sua conoscenza diretta, ha voluto sottolineare l’attualità e l’efficacia del metodo adottato dal Beato Padre Pino Puglisi, richiamando all’attenzione dei presenti l’importanza per un cristiano della parola di Dio e della continua cura del Vangelo, per poter vivere la propria vita secondo la/le vocazione/i personale/i come figli di un unico Dio Padre. Un particolare approccio dovrà essere riservato ai giovani per i quali si dovranno creare condizioni di stimolante crescita e di sano confronto, senza trascurare il coinvolgimento delle Istituzioni e delle comunità ovvero della popolazione nell’affrontare tutte le problematiche della quotidianità ordinaria, dalle più semplici alle più delicate e complesse, attraverso un orientamento culturale che trovi alimento e sostegno nell’osservanza dei diritti e dei doveri di ciascuno e tralasci o, per meglio dire, escluda tassativamente il sistema dei favori, delle clientele e dei comitati d’affari che tanti guasti e sofferenze hanno generato.
Solo così potranno essere migliorati i servizi, ottimizzate le scelte, portati a buon fine i progetti e superati gli ostacoli che sino ad oggi hanno rallentato – e in alcuni casi addirittura bloccato – il processo di sviluppo delle comunità. Stabiliti e riconosciuti quali obiettivi condivisi il Bene Comune, la Legalità e la Giustizia, come don Pino Puglisi si voglia essere testimoni credibili in ciascuna delle realtà in cui Gesù ci ha posto per onorare quelle responsabilità che abbiamo richiesto e ottenuto ora con il consenso elettorale ora con le competenze professionali personali e che la comunità ci riconosce e vuole vedere fruttificare per un presente più vivibile e per un futuro tutto da progettare con entusiasmo e collaborazione.
Si ponga, dunque, fine alle omissioni, alle speculazioni, agli illeciti, alle procedure pilotate, ai condizionamenti, al presenzialismo, all’autoreferenzialità, agli attacchi pretestuosi, ai pregiudizi, a tutto ciò che divide, discrimina e diffama per concentrarsi solo ed esclusivamente su ciò che unisce e che accompagni in armonia verso traguardi comuni per quella forma di Bene che, appartenendo a tutti ed a ciascuno, sarà in grado di garantire pari opportunità e diversificate possibilità sempre nel rispetto della dignità di ogni persona. Prima della chiusura uno spazio è stato dedicato anche al canto: grazie a Sofia Salvaggio, Salvatore Morgante e Aldo Parrino è stato intonato l’Inno “Col tuo sorriso” con il quale si è voluto esaltare la forza del mite sorriso del Beato. Infine la consegna di stampe di ringraziamento e le rituali foto di gruppo hanno di fatto decretato la conclusione della serata in un clima di diffusa soddisfazione e con l’auspicio di nuove interessanti iniziative per il salone parrocchiale ora intitolato al Beato Padre Pino Puglisi.