Molti non sanno, probabilmente per mancanza di efficace comunicazione del Legislatore che ci sono diverse possibilità avallate dalla Legge per uscire quasi indenni da una reale crisi aziendale o personale.
Chiaramente dette soluzioni non sono aperte a tutti ma, solo a chi ha determinati requisiti, tra questi non avere sufficienti risorse economiche per far fronte alle obbligazioni assunte.
Per tali ipotesi, nel caso di soggetti giuridici, c’è infatti il codice della crisi d’impresa che disciplina la nuova procedura di “sovraindebitamento” attraverso la quale, con l’assistenza di un organismo di composizione della crisi e un ricorso al giudice, si può superare ed eliminare gran parte delle pendenze passive.
L’istituto di cui sopra non è da confondere con la possibilità che ha ogni singolo creditore di accordarsi con il proprio debitore a mezzo di transazioni extra giudiziarie e con accordi cosiddetti a saldo e stralcio di quanto dovuto.
La legge non fissa limiti, pertanto, le parti possono accordarsi in qualsiasi modo ma per iscritto, chiaramente sarà cura del creditore accertarsi della reale impossibilità del debitore di saldare il passivo.
Di conseguenza tanto più reale sarà l’impossibilità di provvedere al pagamento, tanto più probabile sarà raggiungere un accordo di saldo e stralcio, infatti, l’ unico motivo per cui un creditore è disposto a rinunciare al proprio credito è la reale impossibilità di recuperare l’intera somma.
Per quanto sopra, al fine da poter raggiungere un accordo bonario in questione è necessario produrre al creditore tutta la documentazione capace di dimostrare la condizione di nullatenenza o comunque di reale impossibilità di far fronte ai propri impegni.
Per fare ciò non è necessaria l’assistenza di un avvocato, tuttavia a secondo della rilevanza del debito appare opportuno, talvolta indispensabile farsi assistere da un professionista competente.
L’accordo che giuridicamente viene chiamato transazione sostituisce il precedente contratto ma bisogna tenere in mente che in caso di ulteriore inadempimento del nuovo accordo, il creditore tornerà ad avere il diritto di recuperare la cifra originariamente dovuta, salvo diverse disposizioni contrattuali.
Nel prossimo articolo affronteremo il tema della composizione bonaria della crisi, istituto giuridico rivolto ad imprese o lavoratori autonomi, molto efficace ma poco conosciuto.