In questi giorni la politica locale ha registrato gesti esemplari, apprezzabilissimi.
Le manutenzioni effettuate prima da Salvatore Fanara per la caditoia di Via Agrigento e a seguire l’Assessore Giovanni Sciortino che ha tracciato i parcheggi riservati ai disabili. Su tali iniziative si sono alzati cori di ringraziamenti e gratificazioni da parte della collettività ma allo stesso tempo mortificanti riflessioni sull’Amministrazione Comunale che non riesce a utilizzare al meglio i funzionari e i dirigenti preposti alla gestione dell’azione amministrativa.
Oggi la politica, a tutti i livelli comunale, regionale e nazionale, mostra a pieno i suoi limiti fatti di incapacità e impotenza.
Nella nostra città si sono succeduti sindaci professionisti, sindaci politici e sindaci stellati, giunte monocolori, tecniche, politiche e miste. Favara ha messo in campo forse le migliori energie ma i problemi sono rimasti sempre gli stessi o addirittura peggiorati. E allora la colpa di chi è?
Chi sono i responsabili se la piscina è chiusa, se le ville sono chiuse, se le strade sono sporche e insicure, se non si riesce a far riscuotere i tributi, se le scuole sono chiuse, se i sindaci indossando i panni di operai del Comune provvedono direttamente a pulire i cimiteri o ad aprire le strutture sportive, e possiamo continuare ad elencare ogni irrisolta questione.
Favara ha un plotone di impiegati, precari e stabilizzati, esperti funzionari e responsabili, da anni, di servizi che generano solo disservizi. Per carità non tutti, ma la vicenda del fallimento amministrativo non può essere additato solo ed esclusivamente alla classe politica e alla mancanza di soldi in bilancio.
Se la politica non riesce a dare risposte perché allora continuare? Che siano, a questo punto, alla luce del Sole i burocrati a governare la città, un po’ come avviene nelle Regioni e nei Ministeri.
Chi sono i responsabili se la piscina è chiusa, se le ville sono chiuse, se le strade sono sporche e insicure, se non si riesce a far riscuotere i tributi, se le scuole sono chiuse, se i sindaci indossando i panni di operai del Comune provvedono direttamente a pulire i cimiteri o ad aprire le strutture sportive, e possiamo continuare ad elencare ogni irrisolta questione.
Favara ha un plotone di impiegati, precari e stabilizzati, esperti funzionari e responsabili, da anni, di servizi che generano solo disservizi. Per carità non tutti, ma la vicenda del fallimento amministrativo non può essere additato solo ed esclusivamente alla classe politica e alla mancanza di soldi in bilancio.
Se la politica non riesce a dare risposte perché allora continuare? Che siano, a questo punto, alla luce del Sole i burocrati a governare la città, un po’ come avviene nelle Regioni e nei Ministeri.
La politica conta è il due di coppe a briscola a mazze. Oggi in tanti gridano, contestano, spesso quasi improvvisandosi economisti o urbanisti ma in realtà messi alla prova nella veste di amministratori della città capiscono e hanno la consapevolezza che non si può amministrare nessun comune o regione se la burocrazia o la pubblica amministrazione non è efficiente, funzionante e produttiva.
Un imprenditore può scegliersi tranquillamente i suoi collaboratori, il suo direttore, i suoi impiegati o operai, che se non raggiungono gli obiettivi e se non eseguono le direttive vengono immediatamente cestinati. Del resto come avviene con lo spoil system in America. Negli enti locali e in genere nelle pubbliche amministrazioni, invece, tutto è consentito anche perché ogni 23 del mese è San Paganino. L’Italia, così come la Sicilia e Favara sono vittime della burocrazia e dei funzionari che non funzionano! Ovviamente la mia è un’analisi, senza voler colpevolizzare nessuno. Poi se qualcuno ha “u cravuni vagnatu” pazienza, se ne faccia una ragione sul fatto che tutti abbiamo ben compreso dove si perde l’acqua.
Un imprenditore può scegliersi tranquillamente i suoi collaboratori, il suo direttore, i suoi impiegati o operai, che se non raggiungono gli obiettivi e se non eseguono le direttive vengono immediatamente cestinati. Del resto come avviene con lo spoil system in America. Negli enti locali e in genere nelle pubbliche amministrazioni, invece, tutto è consentito anche perché ogni 23 del mese è San Paganino. L’Italia, così come la Sicilia e Favara sono vittime della burocrazia e dei funzionari che non funzionano! Ovviamente la mia è un’analisi, senza voler colpevolizzare nessuno. Poi se qualcuno ha “u cravuni vagnatu” pazienza, se ne faccia una ragione sul fatto che tutti abbiamo ben compreso dove si perde l’acqua.