Lettera di denuncia della sezione di Agrigento dell’Associazione per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione, Italia Nostra, sull’incendio di materiale plastico.
“La nostra Associazione sta ricevendo diverse segnalazioni, da parte di cittadini che evidenziano come in diverse zone della città si avverte un acre odore di bruciato– scrive Italia Nostra – a volte quest’ultimo è così forte da rendere persino difficoltoso il respiro, cosa che avviene ogni sera, verso l’imbrunire, e poi alle prime luci dell’alba”. La nota, a firma della presidente della Sezione agrigentina di Italia Nostra, avvocato Adele Margherita Falcetta, è stata inoltrata al Sindaco di Agrigento, al Direttore sanitario dell’ASP, al Prefetto, al Questore e al Comandante provinciale dei Carabinieri. “Ciò avviene in particolare nel quartiere del Villaggio Mosè, ma il problema viene pure rilevato nel quartiere di San Leone e, a volte, perfino in centro città. Anche la scrivente, che risiede in via Atenea, – scrive ancora la presidente Falcetta – avverte spesso, tra le cinque e le sei del mattino, un odore quasi soffocante. I cittadini che vivono questo disagio rilevano che il fastidiosissimo odore, per le sue caratteristiche, sembra provocato dalla combustione di sostanze plastiche: verosimilmente i teloni che ricoprono le serre, di cui sono piene le aree limitrofe al Villaggio Mosè e rifiuti”.
Secondo Italia Nostra quello della combustione dei teli in plastica è un “grave problema che si sussegue con regolarità”. Comportamenti irresponsabili che provocano l’inquinamento dell’aria e del terreno e pongono in grave pericolo l’ambiente e la salute dei cittadini. “Chiediamo pertanto alle Autorità in indirizzo – conclude la nota di Italia Nostra – ognuna per le proprie competenze, di attuare tutto quanto necessario per arrestare il fenomeno, attraverso stringenti controlli ed aspre sanzioni”.