“La notizia del riconoscimento, nell’ambito del processo “Montagna”, della condanna degli imputati a risarcire Ignazio Cutrò dimostra, senza dubbio alcuno, che la minaccia di ritorsioni da parte della mafia nei suoi confronti è attuale e concreta: è giunto il momento che la Commissione Centrale, il Servizio Centrale di Protezione, la Prefettura di Agrigento e la Procura di Palermo prendano atti che il testimone di giustizia Ignazio Cutrò è in pericolo di vita e pertanto va assicurato a lui e alla sua famiglia la protezione reinserendoli nello speciale programma di protezione” – queste le affermazioni dei deputati pentastellati Piera Aiello, Davide Aiello ( componente della commissione Antimafia) e Filippo Perconti.
“Cutrò si è ribellato alla mafia e alle sue dinamiche, un cittadino onesto che ha denunciato e che ha messo a repentaglio la sua vita – proseguono gli esponenti del Movimento 5 stelle – vogliamo contribuire a costruire e consolidare una società libera dalle mafie, capace di offrire ai cittadini onesti tutto il sostegno possibile contro la violenza e la prepotenza mafiosa; lo Stato deve essere capace di comprendere e supportare fino in fondo la ribellione alle mafie” – concludono i parlamentari.