“Sindaca legga le recensioni dei turisti sulle strutture ricettive e sulla città. Se vuole venga a trovarmi nella mia mia struttura per parlare direttamente con gli ospiti, per farsi l’esatta idea dei danni che i disservizi e il mancato decoro provocano alla collettività favarese”. A Parlare è Totò Lupo, ex presidente del Consiglio comunale nella precedente sindacatura, oggi imprenditore, a tempo pieno, nel settore turistico alberghiero.
Volendo dare un tono, le parole di Lupo non sono quelle della polemica, anzi, l’imprenditore desidera, in una sana provocazione, sottolineare la significativa necessità di intervenire per migliorare il decoro cittadino.
“Le recensioni sulle strutture sono eccellenti – continua – ma sull’ambiente che le circonda è un disastro diventato intollerabile che provoca danni certi all’economia locale. Se vogliamo consolidare la nuova economia è necessario fidelizzare i clienti, convincerli a ritornare a Favara. Noi imprenditori offriamo il massimo, fatto testimoniato dalle positive recensioni. L’amministrazione dovrebbe con le ali ai piedi fare qualcosa per migliorare il servizio”.
E’ sotto gli occhi di tutti, innegabile e oggettiva l’esigenza di migliorare la prestazione del gestore, che in poche zone della città ha iniziato una positiva inversione di tendenza. L’ingresso di Favara, bivio Madonnina, questa mattina si è presentato pulitissimo. Segnale di una maggiore intensificazione dei controlli e del faro acceso dell’opinione pubblica, attraverso la stampa.
Totò Lupo, come la stragrande maggioranza di favaresi e degli imprenditori nel particolare settore, desidera il miglioramento del servizio in tutta la città. In altre parole, chi ha investito nel turismo si aspetta il contributo della città in termini di decorosa accoglienza. Favara dovrebbe essere un valore aggiunto, piuttosto di danno certo che, in qualche modo oscura l’eccezionale accoglienza delle strutture turistiche.
E la città ha tutto per essere un valore aggiunto, con la sua piazza, il castello, le strutture turistiche, la Farm e l’elenco è lungo, basterebbe un maggiore impegno dell’amministrazione comunale nell’affiancare e sostenere le iniziative del privato.