“Le bollette della Tari arrivano nelle case dei cittadini con una puntualità svizzera, ma questa è l’unica cosa efficiente nell’intero servizio rifiuti a Palermo, che di fatto è inesistente”. Lo afferma Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, proprio nei giorni in cui è altissimo il rischio che la spazzatura resti nelle strade della quinta città d’Italia.
“L’unica cosa puntuale – osserva Trizzino – è la Tari. Nella stessa giornata in cui il dramma dei rifiuti finisce sul tavolo del prefetto di Palermo, i cittadini trovano nella cassetta della posta una salatissima imposta da pagare per un servizio inesistente. E non si pensi che la responsabilità sia solo del Comune, perché la Regione, in due anni di governo, non ha saputo nemmeno ripristinare la funzionalità della più grande discarica pubblica siciliana, quella di Bellolampo. Su queste premesse, mercoledì inizierà la discussione sulla legge di riforma dei rifiuti proposta da Musumeci. Ci chiediamo con quale coraggio i responsabili di questo fallimento si presenteranno in Aula”.
A Favara le situazioni evidenziate dall’on. Trizzino si rispecchiano tutte e si moltiplicano. Il servizio è carente, lo abbiamo scritto in tutte le salse. Anche la raccolta dei rifiuti non può più freggiarsi del titolo di “differenziata”, con il servizio che viene svolto con molta superficialità, senza controllo e senza riscontro se quanto previsto dal contratto venga rispettato in ogni sua componente, dalla raccolta allo spazzamento, dallo scerbamento alla pulizia. Ad aggravare la già precaria situazione ci si mettono i “non cittadini”, non posso certamente fregiarsi del titolo di “civis” in tutta la sua declinazione, quelli che buttano rifiuti di ogni genere in ogni angolo delle strade e che minano alla salubrità dell’ambiente cittadino oltre che alla salute dei veri cittadini.
Non si può essere indifferenti di fronte a tale scempio. A proposito che fine ha fatto la telecamera mobile comprata appositamente dal Comune e data in dotazione alla Polizia Municipale per “pizzicare” e sanzionare gli incivili? Dopo un breve periodo di proclami tutto è passato nel dimenticatoio. E dire delle telecamenre fisse, tra il PON Sicurezza ed altri progetti sul territorio di Favara sono state istallate circa 50, ma ahimè, sembra che solo un esiguo numero, ad essere abbondanti, funzioni.