Dott. Giarrusso, non ho mai avuto l’occasione di parlare con Lei di persona. Forse perché nella frenesia delle attività di ognuno, impegnati come siamo fuori e dentro le istituzioni, non abbiamo trovato un paio di ore per discutere di vicende a Lei forse poco note, o delle quali Lei conosce solo una versione. Le scrivo pubblicamente solo adesso, perché non ho voluto minimante destabilizzare la delicata questione, in seno al Consiglio Comunale di Favara, sulla mozione di sfiducia al sindaco pro tempore della città.
Lei, come me, è stato eletto grazie al Movimento 5 Stelle e grazie alla fiducia che i cittadini hanno riposto nei confronti di una forza politica alla quale, francamente, devo tanto. Grazie al Movimento 5 Stelle e grazie a un impegno costante nel territorio di molti che, in questi anni, non si sono mai risparmianti, il 21 giugno 2016 i cittadini favaresi hanno eletto l’attuale sindaco pro tempore.
Nel corso di questi anni la comunità favarese ha vissuto alti e bassi, con una amministrazione comunale, eletta a furor di popolo, che aveva preso degli impegni precisi e aveva generato aspettative tali da meritarsi una fiducia totale dalla popolazione.
Ricordo bene le promesse in campagna elettorale: “se non riusciremo ad attuare il programma di governo della città andremo a casa …”. Si firmò anche pubblicamente un “documento di impegno etico”: http://bit.ly/2MKzAko
Le cause delle promesse non mantenute sono diverse e non starò qui ad utilizzare tecnicismi per dire che, ad un certo punto dell’attività amministrativa, la fiducia che i cittadini avevano riposto nei confronti del sindaco pro tempore è andata via via scemando. Questo scoramento è stato, in mille modi e forme differenti, trasferito ai rappresentanti del popolo favarese dentro l’istituzione Comune: i consiglieri comunali, i quali hanno l’obbligo dettato dalle leggi di indirizzo e controllo nei confronti dell’amministrazione comunale, della giunta e del sindaco pro tempore. Sempre nel pieno rispetto delle leggi, una parte di consiglieri comunali ha preso atto del fallimento del sindaco pro tempore, nell’attuazione del programma di governo della città e in alcune scelte politiche quanto meno discutibili, e ha scelto di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino.
Dal giorno della presentazione della mozione di sfiducia, Lei non ha perso occasione per attaccare, in forme più o meno dirette, i sette consiglieri del M5S che hanno firmato la mozione di sfiducia e che ieri sera l’hanno votata. Non sono mancate le minacce di espulsione dal M5S, approfittando anche della asimmetria mediatica che può esserci tra un europarlamentare e i consiglieri comunali di una piccola città, esponendo questi al pubblico ludibrio.
Dott. Giarrusso, ieri a diversi colleghi e in un messaggio anche a Lei, ho anticipato che la mozione di sfiducia al sindaco pro tempore di Favara non aveva possibilità alcuna di essere approvata ma che sarebbe stata un’operazione verità che il popolo favarese avrà modo, in questi 18 mesi che restano prima delle elezioni comunali, di metabolizzare e comprendere meglio di chiunque altro.
Lei però ha deciso di difendere l’indifendibile attaccando immotivatamente la mia città e il sottoscritto. Ma sono abituato alle avversità, agli attacchi e a reagire alle ingiustizie, per questo mi riservo di approfondire successivamente con calma, pacatezza e senza il livore che Lei ha manifestato in questi giorni.
Da portavoce regionale ho ascoltato e ascolto tutti i sindaci per bene della Sicilia, a prescindere dal colore politico, e quindi ascolto e sono al servizio delle istanze di tutto il popolo siciliano. Si informi, magari non con chi dice che il sottoscritto si sia “allontanato dal territorio subito dopo le elezioni” perché dice il falso, aldilà di ogni ragionevole dubbio. Chieda in giro, controlli la mia attività parlamentare nel merito e nel metodo. Vada a vedere le immagini e i video di quando il sottoscritto, con altri portavoce, è sceso in piazza a Porto Empedocle per sostenere le ragioni del sindaco Ida Carmina, in una pubblica piazza, reiterando il no alla sfiducia al sindaco. Non sui social e nelle chat.
Lei, dott. Giarrusso, non ha il ruolo di censore o controllore di ciò che avviene nei territori in cui amministra il M5S o dove il M5S ha eletto consiglieri comunali, quindi mi chiedo perché mai non si “limita” ad adempiere al mandato che i cittadini le hanno dato in occasione delle ultime elezioni europee.
In merito alle questioni favaresi, so che c’è già una procedura attiva presso organi preposti a stabilire chi ha tradito i principi e i valori del m5s. Sono i probiviri, non Lei.
Sono sicuro che Lei, davanti a un caffè, o dove vorrà qui a Favara, avrà modo di ascoltare le ragioni di chi finora Lei si è limitato ad attaccare a testa bassa. Sono ragioni che condivido al 100%, si sappia.
Cordialmente La saluto.
On. Giovanni Di Caro