Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’assessore Laura Maggiore. Lettera che mi permetto di definire profondamente onesta e coraggiosa, con pochi precedenti nella storia della politica locale. Mentre i particolari della vicenda Fiera li affronteremo quando saremo in possesso degli ultimi dati. E’ chiaro che l’Amministrazione comunale non ha assolutamente l’intenzione di incassare il fallimento e archiviare in buona pace di tutti. F.P.
Ecco la lettera dell’assessore Laura Maggiore.
“Gentile direttore,
in seguito al suo Editoriale relativo all’Abusivismo della Fiera di Ottobre è doveroso rappresentare alcune considerazioni umane e politico amministrative.
Quando sono arrivata a Favara questa città non mi piaceva. Vedevo una città non ordinata, non vocata al bello, anarchica quasi. Senza alcun controllo come se avesse, nel tempo, accettato di “perdersi”, rassegnata quasi. Con i mesi però ho riscoperto una città dalle mille contraddizioni con un amore estremo per la cultura, frutto di un retaggio storico. Una città che urla al riscatto e che pretende che le regole vengano rispettate, da tutti però.
Paolo Borsellino durante una intervista disse: “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Il vero amore consiste, infatti, nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”.
Sa direttore, io resto pur sempre una palermitana, una forestiera come siete abituati a definirmi qua.
Ma una forestiera che sta imparando ad Amare questa città. Una forestiera che non si rassegna ma è convinta che la collaborazione e il senso civico che è presente in tutti i favaresi, debba e possa prevalere.
Ma andiamo alla Fiera. La scommessa non l’ha persa lei, l’ho persa io in realtà.
E perdere non mi piace. Quando succede sono portata ad investire maggiori energie affinché, persa una battaglia, si vinca la guerra.
Durante la Fiera di Ottobre sono rimasti aperti gli uffici per consentire il pagamento del tributo e per il rilascio delle autorizzazioni. E’ stato consentito anche ai soggetti che non avevano presentato entro i termini previsti, 31 agosto, di presentare istanza telematica oltre i termini.
Gli uffici e i dipendenti, cui va il mio personale ringraziamento per aver aperto l’ufficio sia il venerdì pomeriggio che il sabato e la domenica, hanno contribuito con spirito di sacrificio per venire incontro alle esigenze dei fieristi.
Ciò però non è stato sufficiente perché quella che era una opportunità per i fieristi si è trasformata in una beffa fatta ai dipendenti e alla città di Favara.
Non tollero a nessuno di prendersi gioco della città che, nella delega attribuitami dal Sindaco, ho l’onere e l’onore di rappresentare.
Gli incassi sono stati deludenti. Dai dati fornitimi dagli uffici l’incasso TOSAP è stato di 17.275,00 euro da parte di 75 mercatisti.
Le autorizzazione emesse sono state 65 e non ritirate 32.
Ovviamente questo dato non è consolante perché come lei ben sa la Fiera ha avuto una partecipazione di gran lunga superiore.
Aspettiamo il dato, che l’Assessore Bennica ha chiesto, delle attività svolte dalla Polizia Municipale.
Sulla base dei dati in nostro possesso relazioneremo al Sindaco.
E’ chiaro dunque che a perdere questa “battaglia” sono stata io, ma non ho alcuna intenzione di abbandonare il campo e lasciare il posto all’anarchia che regna in questa città perché sono i cittadini, in primis, a pretendere il rispetto delle regole.
Cordiali saluti