Da quando è stato liberalizzato il mercato dell’energia elettrica e gas capita fin troppo spesso di sentir parlare di truffe sui contratti di energia elettrica e gas. Ora che l’Autorità ha sancito la totale liberalizzazione del mercato elettrico (chiudendo il segmento della Maggior Tutela), i vari venditori e call center si sono messi all’assalto per conquistare quanti più contratti possibile, preoccupandosi più di gonfiare le proprie tasche piuttosto che preoccuparsi delle reali esigenze dell’utente finale.
Fortunatamente, non è che tutte le aziende e tutti i venditori sono assetati di soldi e lavorano con l’unico obiettivo di truffare il cliente, non facciamoci l’idea sbagliata, c’è chi lavora molto bene e in modo molto professionale.
Tuttavia, il rischio delle truffe esiste e, dal momento che tra pochissimo saremo tutti costretti a navigare tra le acque del “Mercato Libero” scegliendo autonomamente il proprio fornitore di energia elettrica e gas, vediamo di costruire una piccola guida per riconoscerle ed evitarle.
Le truffe si possono subire principalmente da due attori: i Call Center tramite telefono, oppure i venditori che lavorano porta a porta. La maggior parte delle volte succede che queste persone, con un breve colloquio (telefonico o dal vivo), reperiscono i dati necessari per attivare un nuovo contratto e all’insaputa del malcapitato attivano una nuova fornitura di energia elettrica e gas. I dati sensibili di cui hanno bisogno, oltre al nome e cognome, sono:
- Codice POD: codice identificativo del contatore energia
- Codice PDR: codice identificativo del contatore gas
- Fornitore attuale
Nel caso siano venditori dal vivo faranno anche una copia della bolletta. Gli espedienti che utilizzano la maggior parte delle volte per raggiungere il loro obiettivo è quello di spacciarsi per gestori del servizio elettrico e dicono che devono fare degli adeguamenti al contatore o alle bollette. Ovviamente non esiste nessuna delle due cose, ad ogni modo, vediamo quali piccoli accorgimenti si possono prendere per evitarle:
1. Verificare l’identità della persona: i veri consulenti non hanno nessun problema ad indentificarsi con i clienti, anche perché il loro nome è strettamente legato alla loro carriera. Se non si identificano con chiarezza e rimangono sempre sul vago, vuol dire che c’è qualcosa che puzza ed è meglio non fidarsi.
2. Attento ai dati: se la persona che ti contatta spacciandosi per il tuo operatore o per il servizio elettrico, ti chiede i tuoi dati di fornitura (Codice POD, PDR) chiudi pure la conversazione perché questi sono dati che dovrebbe già conoscere. Senza questi codici nessuno può procedere ad un cambio operatore, quindi stai ben attento a chi dai questi dati.
3. Occhio alle risposte: soprattutto quando hai a che fare con un Call Center. Perché un contratto telefonico sia valido c’è bisogno del consenso da parte dell’utente con un “SI”. I call center più furbetti ti portano a dare le risposte di cui hanno bisogno e poi modificano la registrazione in modo da far uscire il tuo consenso. Fai molta attenzione quindi alle risposte che dai.
4. Non avere fretta: la fretta è sempre cattiva consigliera. Se la persona con cui stai interloquendo ti mette alle strette dicendoti frasi del tipo “l’offerta scade oggi…dobbiamo farlo per forza oggi altrimenti le applicano penali” ecc, lascia perdere. Pretendi di visionare la documentazione necessaria, come un contratto o un preventivo. Dormici sopra una notte e poi prendi la tua decisione.
Questi sono piccoli accorgimenti da prendere per evitare le truffe sui contratti di energia elettrica e gas. Ci sono molti altri modi per capire se la persona con cui stai parlando o l’azienda che rappresenta sia valida e affidabile. Per esempio, puoi cercare online se ci sono recensioni e testimonianze sull’azienda e scoprire come si trovano i loro clienti.
La totale liberalizzazione del mercato ovviamente si porta dietro dei rischi, ma se gestiti nel modo migliore allora si possono ottenere dei grandi benefici.