Sulla distribuzione dei mastelli e sui particolari del nuovo servizio ne parla la nostra brava Lilia Alba in un altro articolo, mentre mi piace soffermarmi su un aspetto della conferenza stampa che la dice lunga sulla legittima aspettativa dei cittadini di una Favara più pulita, resterà molto probabilmente un sogno non realizzabile.
La sindaca, Anna Alba, l’assessore Giuseppe Bennica e il rappresentante del raggruppamento di imprese che gestisce il servizio, architetto Genuardi, hanno fatto largo riferimento alla collaborazione dei cittadini. Su questi ultimi dipende il risultato finale del nuovo servizio. E fin qui scontati sono gli applausi. A parte inverse, cioè quando si è affrontato l’argomento delle attese dei cittadini sul miglioramento del servizio di pulizia delle strade, i sorrisi e l’ottimismo degli oratori, specie del rappresentate del raggruppamento delle imprese, ha lasciato il posto ad una certa supponenza. Ovviamente, la supponenza è solo una mia impressione, che può essere sbagliata, nello stesso tempo, ritengo questa volta, fermamente, che dell’erba e dei fichi che crescono assieme al sudiciume non se voluto parlare. Così come si è sorvolato sulla specifica domanda che riguarda il fenomeno del tardivo pagamento delle mensilità ai dipendenti del raggruppamento delle imprese e sui paventati scioperi.
Eppure, il servizio oggi assolutamente inadeguato si trascina dietro il futuro risultato del miglioramento della raccolta differenziata, nel senso che la città è sporca ed è destinata a restare tale.
Massimo Centineo, presente in conferenza da cittadino, ha sollevato il rischio di un aumento delle discariche se parallelamente ad una maggiore selezione dei rifiuti non si attiva da parte dell’amministrazione comunale un migliore controllo del territorio e dell’evasione fiscale. Centineo non ha avuto maggiore fortuna del sottoscritto. Eppure è chiaro a tutti che le discariche abusive sono alimentate dagli evasori. Chi paga ed è in regola per quale motivo dovrebbe rinunciare a conferire comodamente davanti l’uscio di casa?
“L’occasione della distribuzione dei nuovi mastelli deve essere un modo per aggiornare l’anagrafe tributaria. Trascorso un mese dall’inizio della distribuzione, l’ufficio comunale dovrebbero invitare chi non ha ritirato a farlo e iniziare le verifiche strada per strada sull’evasione fiscale”. Queste cose le dice Lillo Attardo l’ex vicesindaco, oggi inserito nel gruppo nazionale “dei facilitatori” del Movimento 5 stelle.
Desidero sbagliarmi, ma non mi hanno convinto per niente sul problema decoro e pulizia della città, come se le centinaia di denunce giornalistiche sullo scadente servizio le avessimo scritte per un altro sindaco e per un altro raggruppamento di imprese.
Come finirà è presto detto. I cittadini virtuosi, la stragrande maggioranza di favaresi, osserveranno le regole, così come hanno fatto sempre e la città resterà con i problemi di oggi… E vissero felici e contenti il raggruppamento d’imprese che gestisce il servizio e l’amministrazione comunale.