A vedere il cassonetto stracolmo di fiori secchi che sono anche sparsi tutto intorno si capisce subito che il servizio di raccolta di quei rifiuti non viene effettuato da almeno una settimana se non più. In queste pietose condizioni non ce ne uno soltanto ma tanti, praticamente tutti i cassonetti sparsi nei viali a destra dell’ingresso principale del Cimitero di Piana Traversa a Favara, quelli più frequentati poiché vi sono sepolture recenti.
Abbiamo chiesto in giro ai tanti cittadini che si recano, alcuni anche giornalmente, nel Camposanto per rendere omaggio ai propri cari defunti, per avere conforto delle nostre supposizioni, tutti ci hanno risposto che “questo schifo” sta li da diversi giorni. Non c’è bisogno della “prova del nove” per confermarlo, le foto sono chiarissime ed eloquenti, scattate sabato 30 novembre alle ore 13.00. Caro assessore, i cittadini che molto spesso lei accusa di mancanza di senso civico non hanno colpa, non sono incivili, non buttano i rifiuti per strada, o in questo caso nei viali del Camposanto. Sono costretti a buttare li i fiori secchi che sostituiscono con quelli freschi, semplicemente perché il servizio di raccolta non è stato effettuato, da diversi giorni. La stessa situazione fotografata sabato l’abbiamo riscontrata il giorno successivo con qualche fiore in più.
Non sappiamo se Lei o altri componenti dell’Amministrazione comunale in questa settimana vi siete recati al Cimitero in visita ai defunti o per “dare a manu o mortu”; non sappiamo se consiglieri comunali di maggioranza o di opposizione siamo venuti al Cimitero e si siano accorti di questo “schifo”; non sappiamo se i tanti dipendenti comunali che lavorano negli uffici che sono ubicati nel Cimitero o lo stesso personale preposto abbiano segnalato questa, chiamiamola con un eufemismo, “disfunzione”.
A noi, tanti cittadini ce lo hanno detto, anzi GRIDATO, confidando che con un nostro articolo, subito si sarebbe intervenuto. “A te che sei giornalista ti ascoltano, noi possiamo gridare ma non ci danno retta” mi dice Giovanni che incontro praticamente ogni giorno davanti la tomba del proprio caro. Aggiunge Salvatore “Vogliamo preparare una petizione, una lettera di protesta e firmarla tutti, mi impegno io a raccogliere le firme, ogni giorno parliamo sempre di questa situazione insostenibile”. “Non solo per la sporcizia – aggiunge una signora che ascolta la nostra conversazione – ma anche per l’illuminazione. Specialmente d’inverno “ca scura prestu” rischiamo di farci male poiché tutti i viali sono al buio e molto spesso camminiamo con la luce del cellulare”.
Non è la prima volta che ci occupiamo delle disfunzioni del Cimitero, e crediamo che non sarà neanche l’ultima. Per redigere un progetto d’illuminazione, avere i soldi finanziati ed infine per realizzarlo, sicuramente ci vorrà del tempo. Ma a svuotare i cassonetti dai puzzolenti fiori marci ci vuole solo attenzione e controllo e un pizzico di buon senso.