Abbiamo provato con le costanti notizie sul degrado cittadino di Favara nella speranza di essere da pungolo per l’amministrazione comunale e, nello stesso tempo, a quest’ultima abbiamo offerto, a piene mani, la nostra disponibilità nella diffusione della cultura sul rispetto dell’ambiente, ma i risultati sono sotto gli occhi: viviamo in una città pattumiera.
Adesso, proviamo con il metodo della “sana invidia”.
Naro è un paese decoroso e pulito, ma la sindaca, Mariagrazia Brandara non è soddisfatta e spesso è intervenuta sulla pulizia delle periferie che presentano una qualità del servizio inferiore a quella del centro storico. Pure il fenomeno dell’abbandono della spazzatura in discariche abusive è stato fortemente contrastato.
Qualcuno potrà sostenere che c’è una bella differenza tra Naro piccolo paese e Favara grosso centro. Bene! Le due città hanno lo stesso problema finanziario, sono con le casse comunali praticamente vuote. E se a Favara i netturbini non
ricevono lo stipendio da due mesi, a Naro l’ultima busta paga l’hanno vista cinque mesi fa.
Nella Fulgentissima, la sindaca sta chiedendo grandi sacrifici ai lavoratori, ai quali comunque fa vedere la fine del tunnel attraverso le certificazioni bancarie e con l’impegno di accorciare i tempi di pagamento verso la ditta. La differenza sta nello stare dentro o nell’uscire dal Palazzo Comunale. La Brandara esce e si confronta con i netturbini e li convince sul bene comune e sul reciproco interesse.
E se Naro è decorosa non meno lo è Cianciana e tanti altri Comuni della provincia.
Lo scatto accanto mostra il corso principale di Cianciana che, ripeto, si deve confrontare con gli stessi problemi finanziari di Favara.
Cito fatti e documenti fotografici di realtà dell’agrigentino che dovrebbero stimolare gli amministratori di Favara verso un percorso di normalità del servizio di igiene ambientale in favore del decoro che oggi non c’è a danno di tutti.