Mentre in diversi Comuni siciliani i precari hanno ottenuto la tanto sognata e attesa stabilizzazione, i precari del Comune di Aragona attendono invano un contratto da circa venticinque anni.
I consiglieri comunali di opposizione del gruppo consiliare “Uniti possiamo” Giuseppe Attardo e Claudio Fabio Clemenza, a tal proposito criticano aspramente l’azione amministrativa del sindaco di Aragona Peppe Pendolino e della sua Giunta.
“Mentre in molti comuni limitrofi tanti precari sono stati stabilizzati – spiegano Attardo e Clemenza – ad Aragona purtroppo, nulla è stato fatto, e l’unico regalo ricevuto dalla Città per Natale è stato l’aumento TARI di oltre 500.000 mila Euro, che i cittadini di Aragona dovranno pagare.
“Ciò a dimostrazione di quanto sia mediocre l’azione politica di questo Sindaco e della sua Giunta che dovrebbero prendere lezioni dai Comuni vicini. In più di un’occasione i Consiglieri di minoranza ci siamo responsabilmente “opposti” alla dichiarazione del dissesto finanziario che, si sapeva, avrebbe comportato gravissime conseguenze nella gestione politico-amministrativa dell’Ente, come pure per l’annosa questione della stabilizzazione dei precari, che da tempo attendono un provvedimento tanto annunciato e ancora non realizzato”.
“Ed intanto – continua i due consiglieri – i lavoratori precari del nostro Comune continuano nella infinita attesa di firmare un contratto agognato da decine di anni. Esiste o no la volontà e la saggezza necessari per evitare che si sancisca la definitiva interruzione del rapporto di lavoro dei dipendenti con contratto a tempo determinato? Questo l’interrogativo di chi, e non solo, da oltre venticinque anni vive con il terrore di perdere il proprio posto di lavoro”.
“Se chi ci amministra – concludo Attardo e Clemenza – non è capace o non vuole fare quello che gli altri Sindaci hanno già fatto, si faccia da parte, perché siamo certi, che un Commissario avrebbe già stabilizzato i precari. E intanto si continua con la politica di basso profilo. E’ vergognoso che il Sindaco parli di priorità. Forse quella di chiudere la Villa Comunale, la Biblioteca il campo sportivo, la palestra o alla pochissima attenzione mostrata per la stabilizzazione dei precari sono l’ennesima dimostrazione di una scarsa sensibilità politico-sociale”.