E dire che la riunione era iniziata bene con l’approvazione dei punti relativi alle ratifica di alcune deliberazione di Giunta Municipale, assunte con i poteri del Consiglio comunale, riguardanti variazioni di bilancio (art. 250 comma 2 del Tuel) per il finanziamento di lavori e servizi.
Troppo forte il risentimento, per non definirlo astio, nei confronti di quelli che una volta erano compagni di viaggio e fratelli attivisti. E così lo stomaco ha avuto il sopravvento sulla testa ed il patatrac si è nuovamente consumato. Il nostro commento è sull’epilogo della seduta del Consiglio comunale di Favara convocato per ieri sera alle ore 19:00 dal presidente Salvatore Di Naro per trattare diversi importanti argomenti. Tra questi anche la proposta di: Ttrasferimento del mercato settimanale del venerdì (ai sensi dell’art. 8 della L.R. 18/95 così modificata dalla L.R. 2/96) e l’approvazione planimetria con la determinazione numero dei posteggi. Proposta che era già stata bocciata in un precedente Consiglio comunale e che aveva lasciato un po’ di ruggine tra le due fazioni grilline. Dopo un lungo dibattere, anche con una sospensione delle seduta chiesta da Tonino Scalia per cercare di trovare una intesa, pur rimanendo fermi ognuno nelle proprie posizioni, sembrava che lo spostamento del mercato settimanale dall’attuale sede, alla nuova ubicazione di via Cicero e Di Francisca, poteva concretizzarsi.
Scartate tutte le altre ipotesi per vari motivi tecnico-normativi, il consigliere Carmelo Costa presentava un emendamento che poteva salvare “capre e cavoli”. Ok al sito proposto dall’amministrazione ma due strade secondarie dove ubicare alcuni ambulanti di generi alimentari dovevano essere “tenuti di riserva”, ovvero utilizzati solo se gli spazi erano strettamente necessari in base al numero degli ambulanti presenti. Visti i numeri della maggioranza (minoranza numerica in aula) tale emendamento, che ci è parso non snaturasse per niente la proposta originale ottenendo anche il parere positivo dei dirigenti Criscenzo e Raia, avrebbe consentito che il punto potesse approvato in quanto l’opposizione avrebbe votato ugualmente NO o si sarebbero astenuti, con il proponente l’emendamento, anch’egli tra i grillini “NO Anna Alba”, e forse qualche altro che avrebbero votato SI.
Questione risolta? Ma quando mai! Dai banchi del grillini “SI Anna Alba”, il consigliere Leonardo Caramazza, si lancia in un “pesante”, per usare un eufemismo, intervento proprio con i suoi ex compagni di cordata, li accusa di incoerenza, parla anche di dignità, chiede a Costa perché la volta precedente aveva votano NO ed adesso presenta l’emendamento. Insomma ce ne abbastanza per fare saltare il seppur tenue filo, con Carmelo Costa che infuriato per le accuse, risponde a tono, ritira l’emendamento e abbandona l’aula per protesta, seguito a ruota dagli altri consiglieri del Movimento5 Stelle e da quelli del Gruppo Misto. Conseguenza? Mancanza del numero legale, caduta di seduta e mancata approvazione del trasferimento del mercato settimanale. Numero legale che manca anche nella successiva ora con la seduta che viene aggiornata a questa sera alle ore 19:00.
E dire che la riunione era iniziata bene con il prelievo, proposto dal consigliere Gero Castronovo, dei punti relativi alle ratifica di alcune deliberazione di Giunta Municipale, assunte con i poteri del Consiglio comunale, riguardanti variazioni di bilancio (art. 250 comma 2 del Tuel), ed in particolare: n. 82 del 22/11/2019, relativa a variazione di €. 30.000,00 per lavori di manutenzione della sede degli Uffici comunali di via Beneficenza Mendola; n. 94 del 15/12/2019, relativa al finanziamento regionale di complessivi €. 2.155.446,00 per i progetti denominati Casa della legalità, Giardino della Memoria, UBarù, Giufà, Palestra a cielo aperto di Villa Ambrosini; n. 95 del 15/12/2019, di €.187.545,11 per Servizi alla Scuola per l’infanzia a Sezione Primavera; n. 96 del 15/12/2019, di €.214.615,11 relativa al finanziamento dei cantieri di servizio meglio conosciuto come “Cantieri scuola”; n. 97 del 15/12/2019, di €. 21.505,90 relativa al cosiddetto “patto dei Sindaci” per il PAESC; n. 98 del 15/12/2019, per l’abbattimento di barriere architettoniche per €. 1.135,00. Tutte approvate con l’astensione, ma in certi anche con il voto favorevole, dei consiglieri d’opposizione, vista l’importanza dei finanziamenti e delle successive azioni da svolgere. Da discutere ed approvare anche i Piani Economico-Finanziari della Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani Anni 2017 e 2018 rideterminati alla luce dei costi effettivi con la conseguente Rideterminazione delle tariffe TARI relative agli stessi anni. Vedremo stasera.