Il deputato regionale, Carmelo Pullara, si rivolge al Prefetto e chiede il suo intervento su Licata, a suo dire, non adeguatamente amministrata. “Egregio Dott. Dario Caputo, lo stato in cui versa il Comune di Licata ad oggi sprovvisto di strumento finanziario ragione per cui la Regione ha nominato un Commissario ad acta e che il dato è aggravato dalla mancata riscossione dei propri tributi attestandosi al 72% tra evaso ed eluso senza poter avviare nessuna procedura, ha raggiunto negli ultimi giorni livelli di allarme sociale”. È un resoconto senza sconti che continua fino all’ultimo.
“La vicenda del mancato avvio della raccolta differenziata prevista per lo scorso mese di maggio, disattesa a seguito di una discutibile azione che ha visto un ritardo di oltre i 160 giorni previsti dal PERF 2019 ( 4 mesi indifferenziata – 8 mesi differenziata) registrando un aumento della spesa di 1500 migliaia di euro ed una successiva costituzione in danno nei confronti del gestore del servizio ( ISEDA), ha innestato un grave disagio per la cittadinanza costretta a convivere tra i rifiuti”.
“Non si può non osservare la discrasia dell’Amministrazione di ritornare sui propri passi ritirando i ricorsi avverso la società “ISEDA” salvo poi reincaricare la stessa società con decorrenza prossimo 1 febbraio con un costo per le casse comunali pari a 3000 migliaia di euro annui di cui a 1500 migliaia di euro per il costo del servizio e pari importo per il costo di conferimento .
Atteso che il costo del servizio integrato del ciclo dei rifiuti non può che gravare sugli introiti derivanti dai tributi e non su altre voci di bilancio e che come già evidenziato il Comune non esercita il proprio ruolo di riscossione, siamo innanzi ad un accertato default che lascia la cittadinanza in uno stato igienico sanitario di assoluta gravità”.
“La situazione sin qui descritta fa registrare inoltre l’indizione dello sciopero dei lavoratori della società d’ambito APEA ormai avviata alla liquidazione con consequenziale passaggio degli stessi al nuovo soggetto gestore, preoccupazione quest’ultima che scaturisce non tanto per il cambio di compagine societaria, ma semplicemente perché la società non sarà in grado di pagare gli stipendi, atteso che il comune non può sopportare i costi di contratto”. Un quadro allarmante questo descritto da Carmelo Pullara che si chiude con una precisa richiesta all’indirizzo del Prefetto.
“Pertanto al fine di preservare la salute dei cittadini, oltre che limitare il danno ambientale, sociale ed economico si auspica un celere intervento di quest’Ufficio di Governo”.
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“Sul disastro amministrativo” di Licata, l’on Pullara scrive al Prefetto
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