Dottore Giuseppe Veneziano
Certo, c’era da aspettarselo, ma questo non significa che quelli che hanno governato ieri – o continuano a farlo oggi- abbiano perso o stiano scomparendo perché non hanno risolto i problemi che assillano i cittadini.
La gente, in questi ultimi tempi, ha votato “incazzata” perché si è sentita tradita dai suoi stessi rappresentanti, perché non aveva e non ha lavoro e non riusciva e non riesce a sbarcare il lunario mentre era diventato ed è ancora fiorente il “mercato” degli immigrati , perché credeva (?) che i governanti fossero corrotti e pensassero soltanto a salvare banche o a spartirsi prebende personali o politiche, perché era convinta (?) che l’Italia fosse asservita alle nazioni più forti (Germania, Francia, ecc.), perché era frastornata da promesse da sogno( reddito di cittadinanza, quota cento, manette ai corrotti, riforma della giustizia, governo al popolo, riduzione dei deputati e dei loro stipendi, eliminazione dei privilegi e dei vitalizi, riduzione mandati elettorali a massimo due turnazioni, ecc, ecc,)…. per cui – a suo dire – ha preferito votare ” chiunque” pur di mandare a casa “na pocu di latri”. (?).
“Megliu spratichi ca ladri!”.
Questo il grido del popolo che, mettendo da parte i propri ideali politici, civili e religiosi, ha saputo conquistare grossi centri urbani come Roma, Torino, ecc. e lo stesso Governo. Anche a Favara è successo la stessa cosa.
Ma, poiché per governare non basta la sola onestà o la semplice enunciazione di principi astratti, tutto sta andando a rotoli e a carte 48!
Certo, a questo punto sarebbe sbagliato aspettare i morti al di là della spiaggia senza fare niente o strofinandosi le mani, ma sarebbe opportuno che chi non ha avuto le mani in pasto in questo disastro politico e morale (società civile, Chiesa, associazioni, gruppi giovanili, ecc.) facessero un passo avanti al fine di trovare un nuovo modo di stare assieme e di governare la cosa pubblica con competenza, onestà e disinteresse per la crescita morale e civile del nostro paese.
Sicuramente i giovani e le persone di buon senso di questo nostro “Grande Gruppo”, così come tutte le altre aggregazioni similari, sorte in modo spontaneo e libero nel resto del Paese, molto potrebbero fare in tal senso, per cui sarebbe ora di iniziare a discutere con la gente per ritrovare il piacere di programmare assieme un nuovo modo di stare assieme come comunità- senza paure, astio o rancore- e di governarla con grande onestà e competenza.