La richiesta di audizione è stata avanzata a prefetto di Agrigento Dario Caputo per portarlo a conoscenza di quali criteri siano stati seguiti dalla Commissione toponomastica e successivamente fatti propri dall’Amministrazione comunale di Favara con delibera n 16 del 06/02/2020, “Provvedimenti in ordine alla toponomastica cittadina. “denominazione aree di circolazione” a seguito di variazione dei confini con Agrigento”.
“Dopo aver chiesto un incontro alla Sindaca per la materia in oggetto, rimasto inascoltato – si legge nella richiesta inviata al Prefetto – ci rivolgiamo ad Ella per farle rilevare, a nostro avviso, quelle che riteniamo siano degli errori o quantomeno sviste: 1- A nostra conoscenza il cambio di un toponimo di una via, quando trattasi di sostituire il nominativo di una persona con un altro, ha un iter particolare, che non è stato seguito dall’Amministrazione di Favara; 2- Crediamo che sia indispensabile che l’amministrazione conosca e riconosca un adeguato curriculum della persona a cui sia intitolata una strada. Sia perché si deve evitare a tutti i costi di intitolare una strada a qualcuno che possa non esserne degno, principalmente, ai fini legali; poi perché l’Amministrazione e i cittadini è giusto che conoscano i meriti della persona a cui viene assegnato un toponimo”.
In ragione di ciò Anpi, LiberArci, Ist. Marrone e dai familiari dei Partigiani favaresi si rivolgono al Prefetto: “Senza volerla fare entrare nel merito delle scelte che, appartengono all’Amministrazione, vorremmo però solo portarla a conoscenza di quali criteri siano stati seguiti. A tal fine le associazioni sottoelencate gradirebbero un incontro con Sua Eccellenza, nei tempi e nei modi che Ella riterrà opportuno”.