Il decreto “Cura Italia” ha introdotto delle novità concernenti l’assicurazione obbligatoria, ma non ha disposto nessuna sospensione dei pagamenti delle polizze in scadenza.
Se si ha una polizza in scadenza nelle prossime settimane, essa va dunque, pagata.
Le novità introdotte dal decreto “cura Italia” nel settore della RC (Responsabilità Civile) AUTO E MOTO (che, ricordiamo, è obbligatoria) consistono nell’ALLUNGAMENTO DEL PERIODO DI COPERTURA ASSICURATIVA DA 15 A 30 GIORNI OLTRE LA SCADENZA.
In forza della nuova norma, fino al 31 luglio 2020, la copertura assicurativa di una polizza che sia arrivata alla naturale scadenza si estenderà non più solo ai 15 giorni successivi ma ad altri ulteriori quindici, per un totale di 30 giorni.
Ciò non significa, sia chiaro, che vengono modificate le scadenze della vecchia polizza.
Altra novità introdotta dal Decreto “Cura Italia” riguarda l’allungamento di 60gg. del termine previsto ex art. 148 del Codice delle Assicurazioni, entro cui La Compagnia deve formulare l’offerta di risarcimento o la contestazione motivata per i sinistri in cui è necessario l’intervento di un perito o e di un medico legale (ai fini della valutazione del danno alle cose o alle persone).
I tempi massimi per la formulazione dell’offerta o per la contestazione da parte della Compagnia di Assicurazione, passano, fino al 31 luglio 2010, da 30 a 90 giorni nei casi in cui ci sia un CID (Modello di Constatazione Amichevole di Incidente, noto come Modulo blu), da 60 a 120 in assenza di questo e da 90 a 150 giorni per i casi di sinistri con lesioni a persone.
Come ci si comporta nel caso in cui, come ci si augura, si stia strettamente osservando il decreto Conte, le uscite da casa siano state ridotte al minimo indispensabile e l’auto è inutilizzata?
Se l’auto è parcheggiata in strada l’Assicurazione va pagata in quanto anche la “fermata” e la “sosta” rientrano nel concetto di “circolazione”, come ampiamente chiarito dalla Corte di Cassazione.