Signori non ci siamo. Nelle emergenze, più che nell’ordinario, viene fuori con estrema chiarazze il valore della leadership. Tenersi a casa i rifiuti organici durante un periodo di gravissima emergenza sanitaria, doveva fare riflettere l’amministrazione comunale e fare, per tempo, quello che ha fatto il giornalista: chiamare il dirigente del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, ingegnere Salvo Cocina. Avrebbe, senza dubbio, ricevuto dall’ingegnere Cocina tutti i chiarimenti e le spiegazioni.
Invece, si è preferito agire senza le opportune valutazioni su un’ordinanza, non l’unica, con significativo disagio della cittadinanza. Deve essere chiaro che non solo la recente ma tutte le ordinanze con lo stesso oggetto sono sbagliate.
Approfittando della piena disponibilità del dirigente regionale, cercherò di raccontarvi la vicenda della raccolta della parte organica.
La carenza degli impianti è dovuta oggi alla impossibilità di conferimenti del percolato. Sulla problematica la Regione sta cercando la soluzione più immediata.
A fronte della chiusura delle discariche, sull’umido, l’ingegnere Cocina ha ricordato, in tantissime occasioni, che l’unica soluzione è solo quella di cambiare i turni di raccolta e prevedere ad esempio, lunedì, mercoledì e venerdì, rifiuti di matrice organica e indifferenziato; martedì carta; giovedì plastica, sabato vetro , etc.
A fronte della chiusura delle discariche, sull’umido, l’ingegnere Cocina ha ricordato, in tantissime occasioni, che l’unica soluzione è solo quella di cambiare i turni di raccolta e prevedere ad esempio, lunedì, mercoledì e venerdì, rifiuti di matrice organica e indifferenziato; martedì carta; giovedì plastica, sabato vetro , etc.
Se invece si lascia la raccolta differenziata dell’umido poi si è costretti a mischiare con indifferenziato tutto in una sola soluzione e ciò non è possibile a meno che non ci sia ordinanza sindacale e nessuno obietti, come nel caso di Favara.
Tutto ciò ha bisogno di una direttiva regione? Certamente no, essedndo una doverosa responsabilità del RUP, responsabile unico del procedimento, e del DEC, direttore dell’esecuzione del contratto e della SRR, neppure del sindaco che deve fare cose più importanti.
A Favara. ovviamente, la macchina burocratica non funziona, complice l’incompetenza della politica. Ma abbiamo votato parenti e amici e adesso ce li tenimo.
La Regione ha avvisato i Comuni del palermitano e dell’agrigentino che due impianti di compostaggio nel palermitano sono stati recentemente sequestrati e l’impianto di compostaggio RACO di Belpasso chiude perché non ha più disponibilità impianti in cui conferire il percolato.
Intanto, due impianti di trattamento del percolato di Termini sono sequestrati e pure bloccato è l’impianto in Calabria.
Il dipartimento sta lavorando per sbloccare questi impianti.
Anche la discarica di Trapani sta respingendo incarichi. Trapani servizi a seguito pressioni della Regione sbloccherà i carichi ma la raccolta deve essere fatta meglio.
In ogni caso per ovviare alla carenza degli impianti di compostaggio la Regione ha invitato ad adottare serenamente i provvedimenti necessari e cioè: limitare a un turno la raccolta dell’umido, ovvero sospenderla, quando sospenderla non significa lasciarla a casa dei cittadini, ma nell’invitare questi ultimi a conferire l’umido con l’indifferenziato, per la durata della chiusura della differenziata.
Lo scenario migliorerà tra aprile e giugno, ci conferma l’ingegnere Salvo Cocina, con apertura di nuovi impianti di compostaggio in costruzione. Così come sono in approvazione diversi impianti finanziati dalla Regione. Occorrono tuttavia anni.
L’ingegnere Cocina è in costante contatto con il Presidente Musumeci e l’assessore Pierobon che stanno seguendo la vicenda pur nell’attuale momento critico.
Intanto, due impianti di trattamento del percolato di Termini sono sequestrati e pure bloccato è l’impianto in Calabria.
Il dipartimento sta lavorando per sbloccare questi impianti.
Anche la discarica di Trapani sta respingendo incarichi. Trapani servizi a seguito pressioni della Regione sbloccherà i carichi ma la raccolta deve essere fatta meglio.
In ogni caso per ovviare alla carenza degli impianti di compostaggio la Regione ha invitato ad adottare serenamente i provvedimenti necessari e cioè: limitare a un turno la raccolta dell’umido, ovvero sospenderla, quando sospenderla non significa lasciarla a casa dei cittadini, ma nell’invitare questi ultimi a conferire l’umido con l’indifferenziato, per la durata della chiusura della differenziata.
Lo scenario migliorerà tra aprile e giugno, ci conferma l’ingegnere Salvo Cocina, con apertura di nuovi impianti di compostaggio in costruzione. Così come sono in approvazione diversi impianti finanziati dalla Regione. Occorrono tuttavia anni.
L’ingegnere Cocina è in costante contatto con il Presidente Musumeci e l’assessore Pierobon che stanno seguendo la vicenda pur nell’attuale momento critico.