I netturbini come i cittadini virtuosi sono vittime di un sistema sbagliato costruito da una politica regionale e locale che ha dimostrato tutti i suoi limiti nel trovare le soluzioni ottimali per un servizio adeguato, per l’utenza e per i lavoratori del settore.
Gli stipendi degli operatori ecologici sono assicurati dagli incassi della Tari, la tassa comunale sui rifiuti, se i contribuenti non pagano, i datori di lavoro sono obbligati ad anticipare due mensilità ai loro dipendenti.
Non conosciamo l’esatto numero dei cittadini che non pagano perché non possono o perché non vogliono pagare, una stima dice che a pagare sia circa solo il 40 per cento.
Sul non possono pagare va fatto un minimo ragionamento sui costi del servizio che sono stati previsti senza badare alla capacità economia del cittadino medio. Hanno caricato spese su spese e se la discarica chiude si va a conferire in un altra, non importa quale e quanto sia distante, tanto paga il contribuente. Ed ecco che alla responsabilità della politica locale si aggiunge quella regionale che non è stata in grado di farsi regia della problematica. Di più, non ha pensato ad un piano rifiuti che tenesse nella giusta considerazione il reddito medio delle famigli e delle attività. Hanno caricato sempre sul contribuente, a volte, costringendolo all’umiliazione di chi è debitore suo malgrado.
Le altre vittime sono i netturbini che pure offrono un lavoro, dicevo, prezioso nell’ordinario, preziosissimo per l’alto rischio in questo momento di grave emergenza sanitaria.
Certamente, non può bastare il nostro riconoscimento incapace di riempire le loro pance, ma se da un lato non può soddisfare le esigenza di madri e padri di famiglia che all’alba iniziano il loro lavoro, in qualsiasi condizione meteorologica, dall’altro non si può tacere e non manifestare tutta la solidarietà per questi lavoratori.
Solidarietà e consapevolezza della necessità di iniziare un percorso che a livello locale deve spingere alla lotta all’evasione fiscale. Tutti dobbiamo pagare la tari, in modo da assicurare gli stipendi ai netturbini e, nello stesso tempo, sparirebbero le discariche abusive. Chi paga non va a buttare i rifiuti dove gli capita, quando comodamente li può lasciare davanti l’uscio di casa.