Dopo l’interrogazione dei consiglieri Rosario Farruggia e Rosy Calvagna relativamente alla distribuzione delle 12mila mascherine, che l’Amministrazione comunale doveva distribuire ai cittadini, il sindaco Giuseppe Pendolino ha fornito loro una risposta che vogliamo dare ai nostri lettori per come l’abbiamo ricevuta.
Per i consiglieri Farruggia e Calvagna “Facendo seguito ad un susseguirsi di segnalazioni da parte di diversi cittadini che recatisi presso il Palazzo di Città per il ritiro dei dispositivi medici di protezione non ne hanno ricevuto perché terminati”.
“L’avere consegnato una mascherina per ogni persona rappresenta più un gesto di vicinanza – spiega loro il sindaco -. Invece l’Amministrazione oltre ad avere reso nelle forme note il servizio di distribuzione, nell’esercizio della loro attività lavorativa erano e continuano ad essere i più esposti al rischio di contagio Forze dell’Ordine, Vigili Urbani, dipendenti comunali nei servizi pubblici essenziali, comunità alloggio anziani”.
“In merito alla distruzione porta a porta, mi corre l’obbligo fare rilevare che allo stato attuale l’Amministrazione al fine di tutelare la salute dei propri dipendenti, di fatto si trovava e si trova ad operare a ranghi ridotti, per cui il servizio veniva difficile da attuare”.
“Si può affermare senza tema di smentita che alla maggior parte dei cittadini che sono venuti a ritirare i dispositivi, venivano consegnati, se richiesto, in numero di uno per ciascun componente anche per i congiunti, senza eccessivi formalismi secondo il principio della correttezza e fiducia tra le parti”.
Dal canto nostro ci corre l’obbligo di evidenziare che diversi cittadini ci hanno segnalato, che non si sono nemmeno recati al Palazzo di Città per ritirare le mascherine, perché avevano provveduto privatamente.